KALLAY, Benjamin von
Uomo politico austro-ungarico, nato a Nagykálló, grosso borgo ungherese, il 22 dicembre 1839, morto a Vienna il 13 luglio 1903. Laureatosi in giurisprudenza, s'interessò in modo particolare alla questione orientale, completò la sua cultura con lunghi viaggi, e apprese alcune lingue slave, specialmente il serbo. Nel 1867 entrò nella dieta ungherese; dal 1869 al 1875 prese parte al congresso di Berlino. Dal 1879 fu capo-sezione al Ministero degli esteri, che poi resse dalla morte di Haymerle (della cui politica, come di quella d'Andrássy, era stato fautore) alla nomina di Kálnoky. Nel 1882 fu nominato ministro delle Finanze e amministratore della Bosnia-Erzegovina, il quale ultimo posto resse per 21 anni con abilità e con successo.
Giornalista e scrittore di valore, da giovane tradusse in ungherese diverse opere di economia e di politica, e più tardi scrisse tre opere importanti: Geschichte d. Serben (Budapest 1877-1878); Die orientpolitik Russlands (Budapest 1878) e Geschichte d. serbischen Aufstandes 1807-10 (ed. postumo da L. v. Thallórgy, 1910).