BENLLIURE Y GIL, José
Pittore; nacque a Cañameras de Valencia il 1° ottobre 1855. A 18 anni ottenne una pensione per un viaggio all'estero. Nel 1879 stabilì la sua residenza a Roma, dove ottenne un gran successo dipingendo quadri di costumi valenzani. Seguendo il consiglio del Morelli, abbandonò la pittura di genere per quadri di maggior importanza, e nel 1887 presentò all'esposizione di Madnd la sua Visione del Colosseo, che si conserva al Museo di Valenza. Tra le sue opere più notevoli sono da ricordare: Il conciliabolo delle streghe, Il Golgota (in Albacete), Un balcone sul Corso di Roma nelle sere del carnevale, Il riposo durante la marcia (Museo moderno di Madrid), La napoletana e le rose, Il mese di maggio a Valenza (Pinacoteca nuova di Monaco di Baviera) e la Messa di S. Domenico. Opere del B. si conservano nei musei di Magdeburgo, Praga e Berlino.
Suo fratello Juan Antonio, anch'egli pittore, coltivò particolarmente la pittura di genere. Tra i suoi quadri meritano menzione: Alterco tra soldati spagnoli in una taverna, Ratto mistico, Il ritorno dalla sfida e Dopo il ballo.
Un altro fratello, Mariano, fu scultore. Nato a Valenza nel 1862, fece i suoi studî in Roma. Membro dell'Accademia di San Fernando, direttore della Galleria d'arte moderna di Madrid, è lo scultore spagnolo più onorato da incarichi e distinzioni ufficiali. Eseguì numerosi monumenti in città spagnole, e molte opere si conservano anche in raccolte private. Caratteri dell'arte sua sono una grazia mossa e pittoresca e un brio rococò.
Bibl.: P. Lafond, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909; E. Tormo, Levante (Provincias valencianes y murcianas), Madrid 1923.