ERDMANN, Benno
Filosofo tedesco, nato a Guhrau presso Glogau il 30 maggio 1851, morto a Berlino il 7 gennaio 1921. Insegnò successivamente nelle università di Kiel, Breslavia, Halle, Bonn, Berlino.
Come storico della filosofia lavorò soprattutto intorno a Kant, studiando la genesi del suo criticismo (Kants Kritizismus, Lipsia 1878; Historische Untersuchungen über Kants Prolegomena, Halle 1904, ecc.), curando edizioni di varie sue opere e assumendo infine, dopo la morte del Dilthey, la direzione dei lavori dell'edizione kantiana promossa dall'Accademia di Berlino. Come teorico, si occupò soprattutto di problemi di psicologia e di logica, concependo quest'ultima come teoria delle norme dell'esatto pensare, e quindi come tale che non potesse naturalisticamente risolversi nella psicologia sperimentale, ma neanche potesse ignorarla, dovendo infatti presupporla e mantenersi con essa in stretto contatto (Logik, I, Halle 1892, 2ª ed. 1907; Umrisse zur Psychologie des Denkens, nella Festschrift per il Sigwart, Tubinga 1900; Reproduktionspsychologie, Berlino 1920; ecc.).
Bibl.: E. Wentscher, B. E. als Historiker d. Philosophie, nelle Kantstudien, XXVI (1921); C. Stumpf, Gedächtnisrede auf B. E., in Sitzungsberichte d. Berl. Akad., 1921; F. Becher, B. E., Lipsia 1921.