Morris, Benny
Morris, Benny. ‒ Storico israeliano (n. Ein HaHoresh 1948). Dopo aver perfezionato i suoi studi all’estero (Cambridge University), è ritornato in Israele nel 1977 e ha lavorato per dodici anni come giornalista al Jerusalem post. Dal 1997 insegna all’università Ben-Gurion di Bersheeba, nel deserto del Negev. Esponente di spicco del gruppo dei nuovi storici israeliani, in un suo studio apparso nel 1988, The birth of the Palestinian refugee problem, 1947-1949, ha rivisitato, contestandole, le tesi della storiografia tradizionale sulla guerra arabo-israeliana del 1948 documentando le azioni di violenza (espulsioni, omicidi, stupri, devastazioni) compiute dagli israeliani nei confronti dei palestinesi in fuga. Il libro, di cui M. ha pubblicato nel 21° sec. un’ampia versione rivista, The birth of the Palestinian refugee problem revisited (2004; trad. it. Esilio. Israele e l’esodo palestinese, 1947-1949, 2005), ha sollevato un acceso dibattito in Israele. Dopo lo scoppio della seconda intifāḍa (2000) M. ha assunto posizioni molto critiche nei confronti dei palestinesi, considerati interlocutori inaffidabili e pericolosi, tutt’altro che disponibili alla pace con Israele. Tra le sue opere ricordiamo Righteous victims (1999; trad. it. Vittime 2001); 1948. A history of the first Arab-Israeli war (2008). Nel suo volume One State, two States. Resolving the Israel/Palestine conflict (2009) M. è tornato a proporre una vecchia, ma poco realizzabile soluzione del problema palestinese attraverso l’incorporazione della Cisgiordania nel regno giordano.