MALON, Benoît
Economista socialista, nato a Prétieux (Loira) il 23 giugno 1841, morto ad Asnière (Parigi) il 13 settembre 1893. Affiliato all'Internazionale dal 1866, due volte condannato sotto l'impero per propaganda rivoluzionaria, membro del Comitato centrale nel 1870 e, nel 1871, della Comune di Parigi, si rifugiò, dopo la caduta di questa, a Ginevra, dove fondò La Revanche. Dopo l'amnistia rientrò in Francia, nel 1885 fondò la Revue socialisie, organo del cosiddetto socialismo scientifico francese.
Fu uno dei fondatori della Fédération du parti des travailleurs socialistes de France, il cui programma si riallacciava alla socialdemocrazia tedesca, e in seguito del Parti ouvrier socialiste révolutionnaire français, i cui aderenti furono detti possibilistes. Seguace di C. Marx nell'opposizione al capitalismo, rivendicò tuttavia l'importanza dei motivi ideali della storia accanto a quella dei fattori economici; propugnatore della socializzazione integrale dei fattori della produzione, ma contrario alla violenza, insisté per l'attuazione di misure di transizione.
Opere principali: Exposé des écoles socialistes françaises (Parigi 1872); L'Internationale, son hist. et ses principes (1872); L'histoire crit. de l'économie politique (Lugano 1876); L'histoire du socialisme (voll. 5, Parigi 1880-85); Le nouveau parti (voll. 2, Parigi 1881-1882); Manuel d'économie sociale (Parigi 1883); Le socialisme reformiste (Parigi 1885); Le socialisme intégral (voll. 2, Parigi 1890-92); La morale sociale (Parigi 1895).