BENVENUTO di Giovanni di Meo Del Guasta
Pittore, nato a Siena il 13 settembre 1436, e ivi morto circa nel 1518. Dalla moglie, Alessandra di Bernardino Cesari, ebbe sei figli, uno dei quali, Gerolamo, seguitò la sua arte. Scolaro del Vecchietta, nel 1455 affrescava, forse su disegno di lui, alcune storie di S. Antonio da Padova nel Battistero di S. Giovanni in Siena; nel 1466 eseguiva l'Annunciazione della chiesa di S. Gerolamo di Volterra (ora nella Pinacoteca locale), e nel 1470 l'altra Annunciazione della chiesa dell'Osservanza a Sinalunga, opera ormai originale e caratteristica, per l'eleganza dei tipi e la raffinatezza dei particolari. Del 1475 è il trittico, firmato e datato, della Galleria di Siena, e, di poco posteriore, l'Adorazione della raccolta Abdy a Londra, già attribuita a Gentile da Fabriano. Già in questi dipinti sono palesi gl'influssi di Matteo di Giovanni. Ancora più evidenti essi appaiono nella composizione, nei tipi, nel panneggio, della Vergine in trono e Santi della Galleria di Siena (14.83); mentre nell'affresco della Vergine della Misericordia, al Monte dei Paschi, la composizione ricorda ancora il Vecchietta. Il periodo che segue, rivela il decadimento dell'arte di B.: il sentimento idillico, che rendeva fresche di grazia le prime opere, si smarrisce in una ricerca di forme secche e acute; anche il colorito diviene opaco. Mediocri sono la lunetta di Santa Caterina nell'ospedale della Scala (1500-1501), e le tavole di Torrita in S. Flora, di Sinalunga, Madonna e Santi del 1509 in S. Lucia, e del Fogg Museum di Cambridge (Madonna in trono e santi; opera tarda, in cui forse sono tracce della collaborazione del figlio). Fra le molte opere attribuite a B. notiamo: La strage degli Innocenti del Museo di Aix in Provenza, assai vicina a Matteo di Giovanni; la Madonna del duomo di Viterbo e quella consimile del monastero di Cetona; la Pietà della raccolta Berenson a Settignano, di sentimento drammatico, caratteristico dell'ultimo periodo.
Bibl.: B. Berenson, The Central Italian Painters of the Renaissance, 3ª edizione, New York-Londra 1900; A. Mason Perkins, Ancora dei dipinti sconosciuti della scuola senese, in Rass. d'arte senese, III (1907), pp. 75-77; id., Due dipinti senesi della Pietà, ibid., VII (1911), pp. 67-68; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VII, i, Milano 1911, pp. 505-10; E. W. Forbes, An Altarpiece by B. d. G., in Art in America, I (1913), pp. 170-79; L. Dami, Siena e le sue opere d'arte, Firenze 1915, p. 148 segg.