BENZO d'Alessandria
Benzo Cona nacque ad Alessandria nella seconda metà del sec. XIII; morì a Verona dopo il 1335. Prese il diploma di notaro, non sappiamo dove; negli anni 1310-11 stava col giudice Cione Bellaste a Milano, dove certamente risiedeva da qualche lustro. Nel decennio 1312-22 prestò servizio a Como presso il vescovo Leone Lambertenghi; dal 1325 almeno al 1335 fu a Verona nella cancelleria degli Scaligeri. Come cancelliere fu uno dei primi a rialzare la funzione politica di questa magistratura alla dignità d'insegnamento umanistico.
Nell'ultimo decennio del sec. XIII aveva intrapreso una serie di viaggi, visitando tutta l'Italia superiore e parte della media, a raccogliere memorie storiche e a interrogare monumenti letterarî. L'immensa materia ammassata ordinò ed espose in un Chronicon, specie d'enciclopedia in tre volumi, di cui ci rimane solo il primo. Nella tradizione delle enciclopedie medievali egli innesta uno spirito sistematico nuovo, attingendo, oltre che ai libri, anche ai documenti d'archivio, e nell'esposizione dei fatti porta un proprio giudizio critico, con cui si sforza di distinguere il vero dal falso. Più che del compilatore, ebbe l'abito dell'esploratore, precorrendo il Petrarca, l'Aurispa e Poggio nella ricerca dei testi. Fu l'iniziatore della storiografia lombarda, cominciando a sceverare le tradizioni favolose dai fatti storici. Va anche ricordato il suo opuscolo De Mediolano civitate. Notizie veramente preziose egli ci lasciò su tre codici della Capitolare veronese: di Catullo, di Ausonio e degli Scriptores historiae augustae.
Bibl.: G. Mazzuchelli, Gli scrittori d'Italia, I, i, col. 447; L. A. Ferrai, Benzo d'Alessandria, in Bull. dell'Ist. Stor. Ital., VII (1889), p. 97 segg.; IX (1890), p. 15 segg.; R. Sabbadini, Le scoperte dei codici latini e greci, Firenze 1914, pp. 128-50.