BERARDO (Bernardo)
B. era arcidiacono di Foligno (secondo la tradizione locale sarebbe nato in quella città, figlio di Ugolino Merganti, nobile folignate), quando il cardinale Ranieri da Viterbo, legato pontificio nel Patrimonio di S. Pietro, nel ducato di Spoleto e nella marca d'Ancona dal 26 apr. 1246, gli affidò l'amministrazione in temporalibus di quella Chiesa. Più tardi il cardinal legato Pietro Capocci di S. Giorgio al Velabro, successo a Ranieri da Viterbo nell'aprile del 1248, gli concesse anche l'amministrazione inspiritualibus. Il 9 nov. 1250 Innocenzo IV lo confermò nella carica di amministratore della diocesi di Foligno.
La nomina di B. da parte di Ranieri da Viterbo, non esattamente databile' si inserisce nelle ultime lotte tra l'imperatore Federico II e Innocenzo IV che, pare nel 1243, aveva privato Foligno, una delle più potenti roccaforti imperiali, della dignità di sede vescovile. Il vescovo Egidio di Foligno il A dicembre del 1243infatti era stato trasferito, col solo titolo di amministratore, a Nocera Umbra (cfr. Les registres d'Innocent IV, n. 338).
B. fu confermato nella sua carica il 15 genn. 1255 anche da Alessandro IV, che il 23 dello stesso mese lo raccomandò al clero, al Consiglio e al popolo di Foligno. Era ancora in carica il 18 maggio 1256, quando permutò alcuni beni immobili con il convento dei frati minori di Foligno, e probabilmente vi rimase sino alla restaurazione di quel vescovato, avvenuta il 31 marzo 1265 ad opera di Clemente IV, che il 17giugno dello stesso anno vi prepose il vescovo Paparono (cfr. Les registres de Clément IV [1265-1268], a c. di E. Jordan, Paris 1893-1945, n. 137).
Secondo la tradizione, B. sarebbe stato eletto vescovo e gli sarebbe stata affidata anche l'amministrazione della Chiesa di Nocera Umbra; ma ciò non risulta affatto dai documenti contemporanei, che ignorano completamente questa ipotetica elezione o consacrazione episcopale. D'altra parte, Nocera nel 1254aveva un suo vescovo (cfr. Les registres d'Innocent IV, n. 8173): èprobabile che B. sia stato confuso con il vescovo Egidio, il cui governo precedé immediatamente l'amministrazione di B. e che, nel 1243, fu nominato amministratore della Chiese nocerina. Completamente falsa è poi la tradizione secondo cui B. sarebbe stato inviato come legato da Alessandro IV a Manfredi, al principio del 1255: infatti le fonti più attendibili (cfr. per es. Nicolai de Iamsilla Historia, a c. di G. del Re, in Cronisti e scrittori sincroni napoletani, II, Napoli 1868, p. 157)ricordano solo l'invio a Manfredi di un vescovo, la cui sede non è specificata; solo nei Diurnali di Matteo Spinelli, a c. di H. Pabst, in Mon. Germ. Hist., Scriptores, XIX, Hannoverae 1866, p. 478, è detto che questo legato era "lo archiepiscopo (sic) de Fuligno"; ma, essendo i Diurnali una falsificazione, questa notizia non merita alcun credito.
Fonti e Bibl.: J. H. Sbaralea, Bullarium franciscanum, II, Romae 1761, n. 398, pp. 271-273; Les registres d'Innocent IV (1243-1254), a c. di E. Berger, Paris 1884-1921, n. 4904; Les registres d'alexandre IV (1254-1261), a c. di C. Bourel de la Roncière, J. de Loye, P. de Cenival, A. Coulon, Paris 1895-1961, nn. 68, 69; L. Jacobilli, Di Nocera nell'Umbria e sua diocesi, Foligno 1653, p. 84; F. Ughelli-N. Coleti, Italia sacra, I, Venetiis 1717, coll. 699, 1067; G. Cappelletti, Le Chiese d'Italia, IV, Venezia 1846, pp. 415-416; V, ibid. 1846, pp. 18-19; E. v. Westenholz, Kardinal Rainer von Viterbo, Heidelberg 1912, p. 151; C. Eubel, Hierarchia catholica...,I, Monasterii 1913, pp. 256, 373; II, ibid. 1914, pp. XXIV-XXV; Cronaca di Bonaventura di Benvenuto, in Rer. Italic. Script., 2 ediz., XXVI, 2, a c. di M. Faloci-Pulignani, p. 11 n. 3; M. Faloci-Pulignani, Perugia e Foligno nel secolo XIII, Foligno 1938, p. 12; E. Marini, I vescovi di Foligno, Vedelago 1948, p. 225; Dict. d'Histoire et de Géographie Ecclés., VII, col. 322.