BERENICE I (Βερενίκη)
Figlia di Lage e di Antigone, sorellastra di Tolomeo I, satrapo d'Egitto.
Andò sposa in prime nozze ad un Filippo macedone, da cui ebbe Magas, futuro re di Cirene. Rimasta vedova accompagnò la zia Euridice in Egitto quando essa andò sposa a Tolomeo I, il quale, invaghitosi della nipote, pur senza rompere il precedente matrimonio, ne fece la sua sposa prediletta. Da queste nozze nacquero Arsinoe e Tolomeo, quest'ultimo erede al trono. Sotto il regno del figlio Tolomeo ii, la memoria di B. fu associata nel culto a quella del marito, sotto il titolo comune di ϑεοὶ Σωτῆρες, dèi Salvatori.
Il delicato profilo di B. ci è noto dalle monete: su quelle coniate a Cirene da suo figlio Magas, che recano sul retro la leggenda Βερενίκης βασιλίσσθς (della regina B.), la testa, talvolta inclinata, con la caratteristica pettinatura a "melone" raccolta dietro in un nodo, cinta dal diadema sottile, rivela chiaramente la tradizione prassitelica. Evidente è inoltre la somiglianza tra questo ritratto della regina e quello che, accanto al marito, compare sugli ottadracmi d'oro coniati durante il regno del figlio Tolomeo III Filadelfo. Sul confronto con le monete citate è basata l'identificazione come ritratto di B. di un bell'originale del museo di Alessandria, databile agli ultimi anni del IV sec. a. C.: la testa, che in origine apparteneva ad un'intera statua, ha in comune con le monete la notevole inclinazione, la pettinatura a "melone" fermata da una sottile benda, il modellato fluido e l'accentuata idealizzazione, caratteri tutti che la allineano fra le opere di chiara derivazione prassitelica.
Monumenti considerati. -
Monete: N. Svoronos, Τὰ νομίσματα τοῦ κράτους τῶν Πτολεμαίων, iii, Atene 1904, tavv. iii, 39-45, xiv, 15-22; iv, Atene 1908, c. 4 ss.; W. Koch, Die ersten Ptolomaeerznnen nach ihren Münzen, in Zeitschrift für Numismatik, xxxiv, 1924, p. 72 55. Testa di Alessandria: C. Picard, Tête féminine du Musée d'Alexandrie, in Monuments Piot, xxviii, 1925-26, p. 113 55.
Bibl.: U. Wilcken, in Pauly-Wissowa, III, 1899, c. 282 ss., s. v., n. 9.