BERGAMO (VI, p. 6gg)
È stato costruito il nuovo ospedale civile Principessa di Piemonte capace di mille letti, e si è provveduto alla sistemazione del Largo Cinque vie. Proseguono intanto i lavori per la creazione d'un complesso architettonico e urbanistico (Piazza del Littorio); mentre è in corso un'organica riforma del sottosuolo e del soprasuolo delle arterie urbane su un'area complessiva di circa 150.000 mq. S'è iniziata l'esecuzione del piano di risanamento di Bergamo alta approvato con r. decr. 28 febbraio 1935.
Menue continuano i lavori di consolidamento e di restauro del Palazzo della Ragione, s'è iniziato l'importantissimo restauro del quattrocentesco convento di S. Francesco in Bergamo alta. Questo insigne monumento, abbandonato da anni e più volte manomesso, che il comune ha acquistato dallo stato, verrà a far parte di un complesso di costruzioni nuove e destinato a uso scolastico. (La città conta nove istituti d'istruzione media governativi e pareggiati con 4536 alunni, scuole professionali e d'arte, un seminario, ecc., oltre le scuole elementari con 8160 alunni).
Nel corso dei lavori per la fognatura e per la nuova pavimentazione dell'arteria principale via Gombito-via Colleoni, in Bergamo alta, sono stati ritrovati a notevole profondità avanzi di antiche fognature, di una strada romana a basolato, che aveva sede probabilmente sotto la sede attuale per tutta la sua lunghezza, e frammenti architettonici. Eseguiti esatti rilievi, parte degli elementi del basolato fu rimossa e ricomposta presso la Rocca, ai piedi dell'albero che ricorda Arnaldo Mussolini. Anche i frammenti architettonici furono portati nella Rocca. Questa sorge sul luogo dell'antica arce bergamasca. Castello di Giovanni di Boemia (1331), poi fortezza veneziana, più tardi trasformata in caserma dagli Austriaci, quindi in penitenziario insieme col vicino convento di San Francesco, è stata infine nobilmente restaurata. Dedicata ai caduti della guerra mondiale e circondata dal Parco della rimembranza, essa accoglie ora un museo lapidario romano e il Museo del Risorgimento.
La provincia di Bergamo. - È la quinta per superficie e la terza per popolazione tra le provincie lombarde.
Nel censimento del bestiame del 1930 (aggiornato al 1936) figurano nel territorio: bovini 111.120; cavalli 12.310; asini 4250; muli e bardotti 1770; suini 26.560; caprini 2410; ovini 9770.
La produzione dei bozzoli è stata nel 1936 di kg. 1.567.695.
Il censimento industriale del 1927 dava nella provincia 8984 esercizî con 105.995 addetti (più di 11 in media per esercizio). Le industrie più sviluppate sono quelle tessili, meccaniche, metallurgiche, elettrotecniche, del vestiario e dell'abbigliamento, del seme bachi, della filatura e torcitura della seta, delle miniere e delle cave. Gli esercizî commerciali erano 21.198 e occupavano 129.173 persone (media: più di 6 per esercizio).