BERKELEY (A. T., 140-141)
Città degli Stati Uniti (stato di California, contea di Alameda), a 37°50′ N. e 122°20′ O., situata in una conca, circondata da boscose colline, a 16 km. da S. Francisco. Fu fondata nel 1868 e prese il nome dal vescovo Berkeley.
La sua popolazione è andata rapidamente aumentando: nel 1890 aveva 5101 ab.; nel 1900, 13.214; nel 1910, 40.434; nel 1920, 56.036. La composizione etnica risultava nel 1920 in tal guisa: Bianchi 54.196 (96,7%), Negri 507 (0,9%), Indiani, Cinesi, Giapponesi 1333 (2,4%). Notevole, a tale riguardo, la presenza di un certo numero di Asiatici, superiore a quello dei Negri, contrariamente a quanto avviene negli Stati Uniti del SE.
Nel 1920 le persone occupate nelle varie attività sommavano a 22.000 individui, di cui 6468 nelle industrie e 3441 nel commercio.
Comunque, la città non ha carattere prettamente industriale; ha invece il carattere bene individuato di centro di studio. Infatti Berkeley è sede di molte facoltà della University of California (lettere e scienze, agricoltura, chimica, commercio, meccanica, miniere e ingegneria, giurisprudenza e architettura). Nell'anno scolastico 1925-1926 contava 839 insegnanti con ben 10.488 studenti, cifra questa tra le più elevate fra tutte le università americane. La città inoltre contiene la Boone University Academy, l'Head Preparatory School for Girls, lo Snell Seminaoy for Girls, la St. Joseph Academy, e molte biblioteche.