BERLINO 1136, Pittore di
Ceramografo corinzio, attivo circa il 630-620 a. C., cioè nel periodo di transizione fra lo stile Protocorinzio, al quale il pittore è ancora molto vicino, e il Corinzio Arcaico. Due òlpai (Berlino 1136, alla quale deve il nome; Villa Giulia, Castellani 341) e una oinochòe (Egina 441) gli furono attribuite dal Mingazzini, una terza òlpe (Berlino 1135) dal Benson. L'òlpe del Vaticano, 73, pure attribuitagli dal Mingazzini, è considerata dal Payne di mano diversa (v. Vaticano 73, pittore di). L'oinochòe del Metrop. Mus. di New York (22.139), che il Benson avvicina alla produzione del pittore, presenta alcune differenze per disegno e incisione. È stato supposto che abbia avuto come allievo il Pittore della Sfinge.
Bibl.: P. Mingazzini, Vasi della Collezione Castellani, I, Roma 1930, p. 118, n. 341; J. L. Benson, Geschichte d. korinthischen Vasen, Basilea 1953, p. 24 s., n. 27.