BERLINO 2268, Pittore di
Ceramografo attico, attivo nell'estremo VI sec. a. C. È un artista minore apparentato al Pittore di Bonn sia per il repertorio di forme e figure, per lo più guerrieri e comasti, che per il fare sciatto e trasandato. La coppa di Filadelfia (Am. Journ. Arch., 1934, tav. xxxv) presenta anche contatti con il Pittore di Epeleios. Dipinge di solito coppe o altri piccoli vasi: in particolare sembra assai legato a un peculiare tipo di oinochòe (forma 8) o nappo, di sagoma assai semplice e compatta, quasi priva di modulazioni. Sulle pareti arrotondate di questo singolare tipo di vaso il pittore inscrive di solito una o due figure disposte in simmetria, che, nei migliori prodotti, risultano schizzate con una certa freschezza e rappresentano i momenti di maggiore felicità espressiva di questo artista.
Bibl.: J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., 46; id., Attic Vaes in Poland, 15; id., Red-fig., pp. 113-116.