BERLINO (Est)
Musei (v. vol. ii, pp. 57-58). - Collezione dell'asia orientale (Ostasiatische Sammlung). - Nell'anno 1907 fu fondata da W. von Bode questa Collezione dell'Asia Orientale come ultima sezione artistica. Intenzionalmente fu destinata all'arte dell'Estremo Oriente, poiché questa non aveva il tipico carattere etnologico. La seconda guerra mondiale e la situazione che ne derivò portarono alla separazione dal nucleo principale della collezione, così che si rese necessaria una nuova fondazione.
Il complesso più prezioso della collezione è il largo dono fatto nel 1959 dalla Repubblica Popolare Cinese. Contiene tra l'altro ceramiche delle culture neolitiche fino ai prodotti delle fabbriche di porcellana del XX secolo. La collezione è venuta perciò in possesso di dieci vasi del Tardo Neolitico (Periodo di Ma-Chang 1700-1300 a. C., Periodo di Ban-chan 1300-1000 a. C., e Periodo di Longshan 1200-1700 d. C.). Del Periodo di Shang-Yin (XIV-XI sec. a. C.) la collezione contiene quattro ceramiche cotte alla fiamma. Si riallacciano tre vasi e una grande tegola del tempo dei Regni Combattenti (403-221 a. C.).
Della Dinastia Han (206 a. C.-220 d. C.) la Collezione si è arricchita di tredici corredi funerari di argilla cotta alla fiamma fra cui tre rappresentazioni figurate e un grande mattone. Interessanti ceramiche sono rappresentate da quattro vasi invetriati e da due corredi funerarî figurati, di argilla cotta alla fiamma, dell'epoca tra il Periodo Han e Tang.
Tra i doni della Repubblica Popolare Cinese sono compresi due vasi invetriati e dodici rappresentazioni figurate (corredi funerarî di argilla cotta alla fiamma) della Dinastia Tang (618-906). Un ulteriore incremento del complesso è venuto dal legato dello scrittore Weiskopf. Così, per esempio, cinque bronzi del Periodo Chou (circa XI sec.221 a. C.), come pure ventinove figure dipinte in rosso e nero di argilla cotta alla fiamma, da Hui Hsien, provincia Honan. Queste interessanti figure appartengono all'epoca dei Regni Combattenti. Nel corso dell'anno si sono potute acquistare quattro opere plastiche in pietra del Periodo Tang e altre ceramiche delle prime epoche. Due vasi di bronzo dell'Epoca Han e quattro specchi bronzei si trovano ugualmente nella Collezione.
Museo per la preistoria e protostoria (Museum für Ur- und Frühgeschichte). - La storia delle collezioni preistoriche dei Musei Statali di Berlino risale fino al tardo periodo del Gabinetto d'Arte di Berlino (Berliner Kunstkammer), cioè alla fine del XVII secolo.
All'epoca dei Grandi Elettori furono acquistati i trovamenti da diversi luoghi del Brandenburgo e due Collezioni di trovamenti romani del territorio renano. Nell'anno 1707 è ricordato l'acquisto di ceramica dell'Età del Bronzo da Wullfen (nell'odierno circondano di Köthen).
Nel 1830 le collezioni preistoriche furono separate dal complesso del Gabinetto d'Arte e riunite nella Galleria del Castello di Monbijou in un Museo di Antichità Nazionali (Museum Vaterländischer Alterthümer). Alla metà del XIX sec. questi materiali furono trasferiti nel pianterreno del Nuovo Museo (Neue Museum), costruito secondo il progetto di Friedrich August Stüler. Costituisce tuttavia una sezione che è unita al Museo di Tradizioni Nazionali (Völkerkunde - Museum) e porta la denominazione di Collezione di Antichità Nordiche (Sammlung der Nordischen Alterthümer).
Nel 1869 Rudolf Virchow e Adolf Bastian fondarono la Società Berlinese per l'Antropologia, l'Etnologia e la Preistoria (Berliner Gesellschaft für Anthropologie, Ethnologie und Urgeschichte). Sotto l'influsso del Virchow si rafforzò l'attività di raccolta nel campo della preistoria, delle tradizioni nazionali e dell'arte locale. Il nucleo della sezione preistorica venne costituito dai trovamenti del Brandeburgo, della Slesia e della Pomerama.
Nel 1874 Albert Voss, anche lui medico come Virchow, assunse la direzione della sezione. In seguito questa si sviluppò in una istituzione centrale per l'acquisto di trovamenti preistorici da tutte le località tedesche. Dal 1874 fino al 188o la consistenza degli oggetti della raccolta si accrebbe da 12.000 fino a 18.000.
Nel 1881 H. Schliemann, lo scopritore di Troia, donò la sua Collezione di Antichità Troiane ai Musei di Berlino. Nel 1885 fu incorporata nella sezione preistorica e fino alla morte dello Schliemann (1890) fu ampliata con trovamenti dai tumuli della Troade e con antichità egiziane provenienti dai viaggi di Schliemann nella valle del Nilo. Ulteriori incrementi vennero per l'eredità dello Schliemann con altri trovamenti da Troia e un piccolo nucleo di antichità greche in questo complesso della collezione.
Nel 1885 questa sezione preistorica fu trasferita nel nuovo edificio costruito per il Museo di Antichità Nazionali (Völkerkunde-Museum) nell'attuale via Stresemann, n. 10.
Nel 1908 C. Schuchhardt successe ad Albert Voss. Egli estese l'attività di raccolta e di ricerca a tutta l'Europa e in piccola misura anche al Nord Africa e all'Asia. Nel 1910 furono acquistati gli scheletri paleolitici di Le Moustier e di Combe Capelle. Lo Schuchhardt e i suoi collaboratori condussero scavi in Germania e all'estero (ad esempio Alfred Götze nella Russia meridionale, Hubert Schmidt in Romania).
Nel 1921 le collezioni preistoriche furono di nuovo ordinate nell'edificio di Gropius nella via Prinz Albrecht 7 (ora Niederkirchner - Strasse); la sezione occupò 16 sale per la preistoria e protostoria dell'Europa e 3 sale per la Collezione Schliemann. Dal 1925 al 1945 è stato direttore della sezione Wilhelm Unverzagt. Sotto di lui la sezione fu trasformata in un autonomo Museo Statale per la Preistoria e Protostoria (Staatliches Museum für Vor- und Frühgeschichte). Questa era fino alla fine della seconda guerra mondiale la più grande raccolta preistorica del mondo. (Nel 1930 comprendeva 30.000 oggetti, 21 sale di esposizione, collezione didattica, biblioteca e ampi magazzini). Dal 1941 cominciò l'immagazzinamento delle collezioni in molti rifugi di montagna della Germania centrale, in Lebus-Oder, nel Castello Peruschen presso Breslavia e nella torre alla stazione dello Zoo di Berlino. Il 3 febbraio 1945 l'edificio del museo fu distrutto dalle bombe. Dopo il 1945 un complesso delle collezioni fu trasportato nell'Unione Sovietica, un altro nei depositi di opere d'arte di Celle e di Wiesbaden. La maggior parte degli oggetti conservati nei magazzini si è salvata. L'entità delle perdite a seguito della guerra, fra cui i preziosi pezzi della Collezione Schliemann, ammonta, all'incirca, da un quarto ad un terzo della primitiva consistenza di tutte le raccolte. Dopo il 1947-48 il materiale concentrato a Celle e a Wiesbaden fu trasportato nella B. Ovest. Costituisce il nucleo fondamentale del nuovo Museo di B. Ovest per Preistoria e Protostoria (Westberliner Museum für Vor und Frühgeschichte), dal 1960 nella Langhansbau del Castello di Charlottenburg. Nel 1958 avvenne la restituzione al governo della D.D.R. delle collezioni messe in salvo nell'Unione Sovietica. Con queste comincia nel 1963 la ricostruzione del Museo di Preistoria e Protostoria nell'isola dei Musei di Berlino (Museum für Ur- und Frühgeschichte auf der Berliner Museumsinsel).
Le attuali collezioni di oggetti preistorici nell'isola dei Musei sono in questo momento immagazzinate. Nel quadro delle regioni tedesche sono particolarmente rappresentate: il Brandenburgo (Età del Bronzo, prima Età del Ferro), la Sassonia (Neolitico fino all'Età delle Migrazioni di popoli), la Regione del Reno (dal periodo romano a quello merovingio), la Germania meridionale (Età del Bronzo). Tra le regioni fuori della Germania da cui provengono i maggiori complessi sono: la Polonia (prima Età del Ferro), l'Ungheria (Età del Bronzo, periodo romano). Piccole raccolte provengono da regioni extraeuropee: una parte della Collezione Schliemann, trovamenti dal Nord Africa, dalla Siberia (bronzi di Minussinsk) e dalla Cina.
Bibl.: C. Schuchhardt, Führer durch die Vorgeschichtliche Abteilung (Königl. Museen zu Berlin), Berlino 1913; W. Unverzagt, in Gesamtführer durch die Staatlichen Museen zu Berlin, Berlino 1930, pp. 282-297; Gesamt-führer durch die Staatlichen Museen zu Berlin, Berlino 1966, pp. 117 - 177; W. Müller, Ur- und frühgeschichtliche Metallkunst, Berlino 1965 (Ausstellung des Museums for Ur- und Frühgeschichte im Schloss Köpenick). Collezione Schliemann: H. Schmidt, Heinrich Schliemann's Sammlung trojanischer Altertümer, Berlino 1902; W. Dörpfeld e altri, Troja und Ilion, 2 vol., Atene 1902. Per le vecchie collezioni ora nel Westberliner Museum für Vor- und Frühgeschichte: A. v. Müller-W. Nagel, in Berliner Jahrb. f. Vor-u. Frühgesch., 4, 1964, pp. 225 ss.; Tav. 19 ss. Molti trovamenti delle collezioni preistoriche di B. sono pubblicati nelle opere seguenti: Reallexikon der Vorgeschichte (di M. von Ebert), Berlino 1924 ss.; A. Bastian-A. Voss, Die Bronzeschwerter des Königlichen Museums zu Berlin, Berlino 1878; C. Schuchhardt, Alteuropa, II ed., Berlino-Lipsia 1926; id., Vorgeschichte von Deutschland, II ed., Monaco-Berlino 1934; id., Deutsche Vor-und Frühgeschichte in Bildern, III ed., Monaco-Berlino 1938; A. v. Müller-W. Nagel, Kunst im Handwerk früher Völker, Berlino 1961 (Ausstellungskatalog des Museums für Vor- und Frühgeschichte Berlin im Schloss Charlottenburg).