BERNABEI, Domenico, detto Domenico da Cortona, di soprannome Boccadoro
Architetto. Nacque a Cortona nella seconda metà del sec. XV, morì a Parigi circa il 1549. Probabilmente discepolo di Giuliano da Sangallo, è conosciuto soltanto per l'attività svolta in Francia, dove si recò nel 1495 al seguito di Carlo VIII, che lo impiegò dapprima nei lavori di costruzione del castello di Amboise. Rimasto al servizio della regina Anna e quindi, sembra, particolarmente favorito dal re Francesco I, il B. resulta occupato dal 1510 al 1531 in lavori ai castelli di Blois e di Chambord, e per incarichi transitorî in occasione di feste della corte di Amboise (1518), ad Orléans (1523), a Saint-Denis e a Parigi (1514, 1531). In un documento viene chiamato maistre des ouvrages de menuiserie; e ciò fa supporre ch'egli dirigesse anche i lavori di arredamento, particolarmente in legno. La fama dell'architetto è rimasta soprattutto associata alla costruzione dell'Hôtel de Ville di Parigi, ora distrutto, intrapresa nel 1532 sopra i suoi disegni e da lui personalmente diretta fino alla sua morte. Un tentativo della critica, negli ultimi decennî del secolo scorso, di togliere al B. il merito della costruzione per attribuirlo a Pierre Chambiges (che ne fu probabilmente soltanto il maestro muratore) si dimostrò vano di fronte all'autorità dei documenti; e del resto l'edificio stesso portava sul frontone Dominico Cortonensi architectante. Il B. fu uno degli architetti italiani che contribuirono alla formazione dello stile del Rinascimento in Francia.
Bibl.: L. Beltrami, L'Hotel de Ville di Parigi e l'architetto Domenico da Cortona, Roma 1882; H. Stein, Boccador et l'Hôtel de Ville de Paris; la vérité sur Boccador, in Bull. de la Société de l'histoire de Paris, XXVI (1904), pp. 123-36 e 171-77; H. Stein, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909; P. Lesueur, Dominique de Cortona dit Le Boccador, Parigi 1928.