BERNABÉU de Yeste, Santiago
Prima giocatore, poi allenatore, successivamente dirigente e infine presidente (dal 1943 alla morte) del Real Madrid, Bernabéu è riuscito nell'impresa unica di attraversare tre epoche diverse e tre diverse esperienze, legando in modo indissolubile il proprio nome al club più famoso al mondo e, dopo la morte, anche allo stadio più prestigioso di Spagna, teatro di una finale di Campionato del Mondo, l'11 luglio 1982. Da ragazzo studiò diritto e diventò poi funzionario del ministero del Commercio. Da calciatore si trasferì nel Madrid FC (che soltanto nel 1920 prenderà il nome di Real) nella stagione 1909-10, ritirandosi nel 1926 per dedicarsi alle attività dirigenziali del club. Ebbe buoni rapporti con il regime di Franco, acquistò giocatori decisivi come Zamora, Di Stefano, Puskas, Amancio e Gento, costruì lo stadio in Chamartin e il centro sportivo d'allenamento. Fu anche uno degli ideatori della Coppa dei Campioni. Alla sua morte durante i Mondiali di Argentina, la FIFA proclamò tre giorni di lutto.
Sotto la presidenza di Bernabéu il Real ha vinto 16 Campionati spagnoli, sei Coppe di Spagna, sei Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, due Coppe Latine.