BERNARDI, Giovanni, da Castelbolognese
Incisore in pietre dure e medaglista. Nacque nel 1496 da Bernardo orefice. Operò prima alla corte di Alfonso I d'Este; recatosi a Roma, vi lavorò per i cardinali Ippolito de' Medici e Giovanni Salviati, poi per Clemente VII che lo nominò nel 1534 maestro di zecca (carica da lui tenuta con una interruzione fino al 1545) e per il cardinale Alessandro Farnese; si ritirò infine a Faenza dove morì nel 1553. Si valse prevalentemente di disegni di Michelangelo, di Perin del Vaga e di altri: molte delle sue composizioni si conoscono soltanto da repliche in targhette di bronzo.
L'opera sua più insigne è il lavoro d'intaglio per la Cassetta Farnese, che fu cominciata nel 1543 in parte su disegni di Perin del Vaga. Meno felice invece è la coppa di cristallo coll'Arca di Noè (Firenze, Museo degli argenti antichi), eseguita pure per il cardinale Alessandro Farnese, e che fu riconosciuta recentemente per opera sua dal Kris, il quale identificò pure una serie di cristalli (parte in una cassetta a Copenaghen, parte nella croce e nei candelabri fatti da Antonio Gentile nel 1581 per il cardinale Farnese, ora nel tesoro di San Pietro in Vaticano) con scene della vita di Cristo, incisi dal B. per lo stesso cardinale nel 1539 e nel 1547, sempre derivandone più o meno fedelmente la composizione da disegni di Perin del Vaga. Come medaglista si conosce di lui una medaglia, fusa in oro, per l'incoronazione di Carlo V in Bologna (1530); ma son migliori quelle coniate: due di Clemente VII (1529) e una di Carlo V (1535). Il B. può considerarsi come il migliore rappresentante della glittica italiana del manierismo.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909; O. M. Dalton, Catalogue of the engraved Gems of the postclassical Periods in the British Museum, Londra 1915, pp. xxxviii-xxxix e lxxii, nn. 787, 813, 852, 878; L. Planiscig, Transformierte deutsche Plaketten nach Vorlagen des G. Bernardi, in Kunst und Kunsthandwerk, (1917); A. de Rinaldis, Il cofanetto farnesiano del Museo di Napoli, in Boll. d'arte, n. s., III (1923-24), pp. 145-65; V. Glomanin, Bjaergkrystaller of G. Bernardi da Castelbolognese, Copenaghen 1925; id., Rock-crystals by G. Bernardi, XLVIII (1926), pp. 9-13; N. Krasnowa, Rock-crystals by G. Bernardi in the Hermitage Museum, in The Burl. Mag., LVI (1930), pp. 37-38.