BERNARDINI, Marcello, detto Marcello da Capua
Nato probabilmente a Capua verso la fine della prima metà del sec. XVIII, forse nel 1740, fu compositore e librettista fecondo e versatile. L'indicazione "maestro di cappella romana ", preposta al frontespizio di alcuni suoi libretti, fa pensare che egli abbia dimorato lungamente a Roma; tuttavia, se abbiamo la certezza di una sua attività artistica esplicata in questa città, ne ignoriamo la effettiva durata.
Nel 1767 il B. fu sicuramente a Roma "caporione di Campitelli del IV trimestre" (Encicl. dello Spettacolo), ma forse vi dimorava già da prima, se le prime sue composizioni di cui si ha notizia, gli intermezzi Pantomime ed ariette in musica da recitarsi nel Teatro dei Signori Capranica e La schiava astuta (Teatro Alibert o delle Dame), furono rappresentate rispettivamente nel 1764 e nel carnevale 1765. Il Diario ordinario di Roma (n. 8328), in data del 21 dic. 1771 (pp. 8 s.), registra un buon successo ottenuto dal B., nonostante la sua giovane età, con il componimento sacro Il vello di Gedeone, eseguito all'oratorio di S. Girolamo della Carità in Roma il 15 dicembre 1771, "per l'armoniosa e ben composta musica… ". Nel 1721 andò a Napoli; nel libretto dell'opera Amore per incanto (partitura ora nella Sächsische Landesbibliothek di Dresda), rappresentata nell'autunno dello stesso anno al Real Teatro del Fondo di Separazione, viene indicato come maestro di cappella "napolitano ", appellativo riferentesi forse e alla sua origine e alla sua operosità nella città partenopea. Sempre da alcuni suoi libretti sappiamo poi che dal 1789 al 1799 fu al servizio della principessa Lubomirski, che il Grove identifica con una certa probabilità con Elizabeth Helene Anna Czartoryska, nata principessa Lubomirski; l'indicazione che il B. fosse "all'attuale servizio di S A. la principessa Lubomirska nata Schatoriska" è data, ad esempio, dal libretto veneziano della Sposa polacca, opera eseguita a Roma il 26 dic. 1796 e a Venezia nella primavera del 1799. Non si sa se questa attività abbia avuto carattere continuativo e dove sia stata esplicata.
Verso l'anno 1795 il B. si recò in Polonia, sempre come maestro di cappella della Czartoryska, mentre l'amo precedente (1794) si era recato a Vienna per la prima esecuzione al Teatro imperiale della cantata Angelica placata (su libretto proprio) dedicata a Maria Teresa.
Ben poco sappiamo della successiva attività del B., che godette, però, ai suoi tempi, di notorietà e di stima notevoli sia in Italia sia all'estero. Della sua vasta produzione (circa quaranta opere e alcune composizioni sacre) restano soltanto una diecina di opere comiche in manoscritto e nessuna di esse è stata pubblicata. Come rimangono ignote in gran parte le vicende della sua esistenza, anche il luogo e l'anno della sua morte ci sono sconosciuti, ma si può presumere che il B. sia morto nei primi anni dei sec. XIX.
Delle numerose opere del B., rappresentate nei più importanti teatri italiani e stranieri, si ricordano le poche di cui si è conservato il manoscritto, unitamente alla data ed al luogo delle loro rappresentazioni: L'isola incantata (Roma, Teatro Capranica, febbraio 1778: partitura alla Sächsische Landesbibliothek di Dresda), Il bassà generoso (in collaborazione con ignoti, ibid., gennaio 1780; Dresda, Teatro della Corte elettorale, 9 febbr. 1782; rappresentata ancora con taluni cambiamenti al Teatro di Offida, primavera 1787: partitura alla Sächsische Landesbibliothek di Dresda); Li tre Orfei (Roma, Teatro Pallacorda, carnevale 1784; Venezia, Teatro S. Cassiano, autunno 1784; Nizza, Grand Théâtre, carnevale 1788; Bologna, Teatro Comunale, carnevale 1788; Zara, Nobile Teatro, carnevale 1783; Corfù, Nobile Teatro di S. Giacomo, autunno 1793; Lubiana, Teatro Cesareo, stagione 1794-95; Madrid, Teatro de los Caflos del Peral, 4 giugno 1795; Lisbona, Teatro S. Carlo, stagione 1795-96: partitura alla Biblioteca del Liceo musicale di Bologna, segnatura: E. E. 10); Le donne bisbetiche ossia l'antiquario fanatico (libretto proprio, Roma, Teatro della Pace, carnevale 1785; poi nuovamente rappresentata a Napoli, Teatro Nuovo sopra Toledo, primavera 1788, con il titolo La finta Galatea ossia l'antiquario fanatico, e ancora nel 1804; Malta, Teatro Manoel, stagione 1789-90; Madrid, Teatro de los Caños del Peral, 27 genn. 1790; Orvieto, Teatro Pubblico, carnevale 1791; Teatro di Castelgandolfo, autunno 1795: una partitura del 1790 si trova nella Biblioteca del Conservatorio di Napoli); La donna di spirito (libretto proprio tratto dalla Vedova scaltra di C. Goldoni, Roma, Teatro Valle, primavera 1787; l'opera, che ebbe grande fortuna, fu poi ripresentata come: Le quattro stagioni, Albano, Teatro Lucangeli, autunno 1788; La donna bizzarra, Napoli, Teatro Nuovo sopra Toledo, 8 luglio 1789 e 1809; La donna di spirito, Venezia, Teatro S. Moisè, carnevale 1790; Milano, Teatro alla Scala, autunno 1791; Barcellona, Teatro di S. Cruz, 1791; Vienna, Teatro Nazionale della R.I. Corte, 1792-3; Le quattro nazioni, Firenze, Teatro dei Risoluti in via S. Maria Novella, estate 1793; La donna bizzarra, Zara, Nobile Teatro, autunno-carnevale 1793-94; Li cinque pretendenti, Trieste, Teatro S. Pietro, carnevale 1794; Napoli, Teatro del Fondo di Separazione, carnevale 1796: nella Biblioteca della Gesellschaft der Musikfreunde di Vienna si conserva la partitura di un solo atto); La statua per puntiglio (Venezia, Teatro S. Moisè, carnevale 1791-92: la partitura è conservata presso la Bibliothèque du Conservatoire Royal de Musique di Bruxelles, segnatura: ms. n. 2199); Don Simoncino ossia furberia e puntiglio (libretto di G. Foppa, Venezia Teatro S. Moisè, autunno 1798 ;Bologna, Teatro Formagliari, estate 1799; Vicenza, Teatro Eretenio, estate 1799; Parigi, Théâtre Italien, 10 maggio 1801:la partitura dell'ouverture si trova nella Bibliothèque du Conservatoire Royal de Musique de Bruxelles, segnatura: ms. n. 8104, e nella Hessische Landes-und Hochschulbibliothek di Darmstadt). La partitura di una riduzione per pianoforte dell'opera Amore in musica (oppure Amore e musica), composta su libretto di C. Goldoni e rappresentata al Teatro Valle di Roma nel carnevale 1773,è indicata dall'Eitner come esistente presso la Sächsische Landesbibliothek di Dresda. In diverse biblioteche europee sono conservate manoscritte alcune composizioni del B.: l'aria Se credessi di volare (Vienna, Biblioteca della Gesellschaft der Musikfreunde), alcune arie inserite nell'opera Le finte gemelle di N. Piccinni e vari pezzi dell'operapasticcio Il villano geloso di B. Galluppi e di altri (Vienna, Österreichische Nationalbibliothek) e un trio Voglio che il mio sposino, inserito nell'opera Il pittore parigino di D. Cimarosa (Bruxelles, Bibliothèque du Conservatoire Royale de Musique, segnatura: ms. n. 2069).
Del B. si trovano ancora due libretti (La finta sposa olandese e Il conte di bell'umore) nell'Archivio del Teatro di Torino. Secondo il Mantuani, sarebbe forse da attribuire al B. anche il libretto dell'opera I finti eredi di G. Sarti (S. Pietroburgo 1785).
Dalle poche testimonianze a noi pervenute (libretti e composizioni) del versatile talento del B. appare evidente una certa originalità nella caratterizzazione dei personaggi, anche se spesso le situazioni comiche rientrano nel tipico filone della commedia d'intrigo, assumendo un tono caricaturale talvolta volutamente triviale. Dedicatosi marginalmente anche al genere sacro, il B. acquistò tuttavia fama europea per le composizioni di carattere profano, nelle quali, pur non avendo determinato particolari innovazioni di stile, rivelò grande vivacità di idee e una garbata ed arguta sensibilità che denotano uno scorrevole e spiccato senso del teatro.
Bibl.: F. F. De Daugnon, Gli Italiani in Polonia dal IX sec. al XVIII…, II, Crema 1907, p. 301; G. Pavan, Il teatro Capranica…, in Riv. music. ital., XXIX(1922), pp. 436 ss.; G. De Dominicis, I teatri a Roma nell'età di Pio VI, Roma 1922, pp. 177, 196; A. Cametti, Il teatro di Tordinona poi Apollo, Tivoli 1938, I, pp. 140, 191; II, pp. 406 s.; A. De Angelis, Nella Roma papale. Il teatro Alibert o delle Dame (1717-1863), Tivoli 1951, pp. 186, 208; G. Tintori, L'opera napoletana, Milano 1958, pp. 130-133; A. Wotquenne, Catalogue de la Bibliothèque du Conservatoire Royal de Musique de Bruxelles, I, Bruxelles 1898, p. 529; II, ibid. 1902, pp. 398, 423; J. Mantuani, Tabulae codicum manuscriptorum… in Bibliotheca palatina Vindobonensi asservatorum, X, Vindobonae 1899, pp. 64, 66, 97; U. Sesini (G. Gaspari), Catalogo della Biblioteca del Liceo musicale di Bologna, V, Bologna 1943, pp. 46-48; U. Manferrari, Diz. univ. delle opere melodrammatiche, I, Firenze 1954, pp. 108-111; A. Loewenberg, Annals of Opera, 1597-1940, Genève 1955, col. 545; F. J. Fétis, Biographie univ. des Musiciens, I, Paris 1873, p. 370; G. Grove's Dict. of Music and Musicians, I, London 1954, p. 677; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, Graz 1959, I, p. 470; VI, pp. 309 s.; Enciclop. dello Spettacolo, II, coll. 359 s.; Enciclopedia della Musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 249.