AZZURRINI, Bernardino
Nacque a Faenza nel dicembre 1542 da Agostino e da Caterina Laganini. Iscrittosi nell'albo dei notari di Faenza il 17 ag. 1562, nel novembre 1566 fu eletto tra i notari sostituti "ad civilia" della provincia di Romagna; ricoprì poi varie cariche pubbliche, tra cui quella di consigliere generale alla quale venne eletto il 25 ott. 1590 in rappresentanza del quartiere di Porta Ponte. Fu notaro e depositario della Camera apostolica in Faenza, notaro dell'Inquisizione nella stessa città e più volte tra gli Anziani.
Divenuto anche curatore dell'archivio cittadino, l'A. fu un appassionato ricercatore di documenti della sua città in base ai quali egli pensò di compilare una storia di Faenza. Rimane della raccolta dell'A. un centone di notizie desunte da varie fonti, di notevole importanza. Esse, nonostante i molti errori di trascrizione, rappresentano talvolta, per la dispersione o la distruzione degli originali, le uniche fonti sincrone rimaste per la storia di Faenza dal sec. XIV all'età dell'A., utili soprattutto per il periodo che riguarda la signoria dei Manfredi.
Questo zibaldone, denominato Liber Rubeus, comprende inoltre un catalogo dei vescovi di Faenza, le memorie agiografiche sui quattro santi protettori della città, importanti notizie sui monasteri e chiese cittadine nonché sulla guerra di Ferrara (1517-1518).
Gran copia di documenti (il più antico risalente al 1022)comprende l'Archivio Azzurriniano, iniziato da un suo antenato, Giacomo Azzurrini, tesoriere di Galeotto Manfredi alla fine del sec. XV, arricchito dall'A. e da suo figlio Giovanni Battista, il secondogenito natogli dalle nozze con Antonia di Vitale delle Corbe (1571), nonché dal nipote Bernardino iuniore.
Nel 1612, su incarico di Francesco Gera, commissario del cardinale legato di Romagna Rivarola, l'A. compilò una Descrizione di Faenza, suo stato e governo,e intraprese poi, in età tardissima, a dettare al figlio Giovanni Battista la Cronica di Faenza (pubblicata dal Messeri) in vista della quale aveva raccolto materiale tanto cospicuo. Non riuscì tuttavia a compilarne che una parte assai limitata, comprendente la prefazione, le notizie sull'origine di Faenza, una descrizione della città e la narrazione degli avvenimenti compresi tra il 1480 e il 1579 rimangono però numerosi appunti mediante i quali si riesce a scorgere il disegno generale dell'opera.
L'A. morì il 16 giugno 1620.
Fonti e Bibl.: B. Azzurrini, Chronica breviora aliaque monumenta Faventina, a cura di A. Messeri, in Rerum Italicarum Scriptores, XXVIII,3; P. Cantinelli, Chronicon,a cura di F. Torraca, ibid., XXVIII, 2, pp.XLIII-XLVII; A. Messeri-A. Calzi, Faenza nella storia e nell'arte,Faenza 1909, passim;F. Lanzoni, La Controriforma nella città e diocesi di Faenza, Faenza 1925, passim; D. Zauli-Naldi, Azzurrini, Milano 1931, pp. 11 s.