Poligrafo, poliglotta, poeta (Urbino 1553 - ivi 1617), dal 1585 sacerdote. Fu al servizio di varî principi e cardinali; compose poemi, rime, dialoghi, opere biografiche, storiche, geografiche, grammatiche e vocabolarî (di arabo, persiano, ungherese). Sopravvivono le Egloghe (1590) e la Nautica (1590), poema didascalico in 4 libri, di fine fattura, intorno all'arte di costruire e governare una nave, e le due opere storiche Vita e fatti di Federico di Montefeltro e Della vita e dei fatti di Guidubaldo I da Montefeltro (pubbl. rispettivamente nel 1824 e 1821). Allievo di F. Commandino, dedicò circa quindici anni di ricerche e di studio alla storia della matematica e scrisse una Cronica de' matematici e le Vite de' matematici fino ai contemporanei, sui quali il B. dà notizie preziose, mentre assai meno attendibili sono i dati biografici dei matematici medievali.