Medico e diplomatico senese (m. dopo il 1560), assai attivo nell'ultimo trentennio della Repubblica, più volte ambasciatore a Firenze, in Spagna, in Germania. Dopo il predominio spagnolo in Siena (1547-1552) fu filofrancese e, alla caduta della città, aderì alla Repubblica di Montalcino. Fu perciò messo al bando dai Medici (1556) dai quali fu però successivamente (1559) perdonato.