BERNARDINO da Feltre, beato
Al secolo fu Martino Tomitano, nato a Feltre nel 1439; sua madre, Corona Rambaldoni, era cugina del famoso Vittorino. Studiò a Padova, e ivi ricevette da S. Giacomo della Marca l'abito di frate minore e il nome di Bernardino nel 1456. Ordinato sacerdote a Mantova nel 1463, dopo varî felici tentativi oratorî, ottenne nel 1469 le patenti di predicatore, e dopo la sua prima Quaresima, predicata nel 1471 a Peschiera, percorse in lungo e in largo l'Italia settentrionale e centrale. Fu oratore popolare, che con parola piana e con sicura esperienza dei bisogni materiali e morali delle moltitudini mirava a toccarne il cuore per migliorarne i costumi. Fu anche molto sospettato e temuto, perché intendeva a riforme pratiche e volgeva a suo piacimento l'animo del popolo. Ebbe parte precipua nell'istituzione dei Monti di pietà, ideati e promossi dall'ordine francescano per sottrarre le classi più povere alle angherie degli usurai. Il primo Monte pare fosse da lui eretto a Mantova nel 1484. Per tale sua opera benefica dové sostenere attacchi e persecuzioni, e nel 1488 fu sfrattato da Firenze, dove non poté tornare che nel 1493, e a certe condizioni. Basso di statura, fu chiamato il "Piccolo"; ricoprì, nel suo ordine dei francescani dell'Osservanza o Riformati, le cariche di definitore e di provinciale. Morì a Pavia il 28 settembre del 1494.
Si hanno a stampa di lui un Sermone sull'umiltà (Feltre 1754) e cinque prediche in volgare sulla perfezione della vita cristiana (Venezia 1532).
Bibl.: L. da Besse, Il B. Bernardino da Feltre e la sua opera, trduz. di A. Acquarone, Siena 1905, voll. 2; ivi sono elencati e discussi i biografi del beato e le loro fonti.