BERNARDINO da Ucria (al secolo Michelangelo Aurifici o Auriferi)
Nato ad Ucria, in Sicilia, nel 1739 da famiglia modesta, fu a Palermo discepolo dei pittore Vito d'Anna da cui apprese l'arte del disegno. Nel 1766 entrò nel convento dei minori osservanti riformati di S. Antonino in Palermo, dove fu professore e ricevé gli ordini sacri. I testi sui quali formò la sua educatione di naturalista furono quelli di P. A. Mattioli e del Linneo. Dedicatosi a studi di botanica, B. iniziò la raccolta di piante sulle Madonie, sull'Etna e in altre zone della Sicilia. Grazie all'appoggio di padre Eutichio Barone, basiliano, professore di storia naturale a Palermo, fueletto nel 1788 custode e dimostratore dell'Orto botanico di quella città. Ebbe molta cura nell'arricchirlo con piante da lui stesso raccolte, sistemate e catalogate secondo la classificazione linneana che si andava in quegli anni affermando in Europa. Ordinò anche l'erbario che fu poilasciato dal padre P. Miraglia alla Società siciliana per la storia patria di Palermo.
B. fu ottimo erborista e, come tutti i botanici del tempo, speziale e medico. Pubblicò un'aggiunta alla Species Plantarum del Linneo, comprendente trentadue specie che crescevano in Sicilia e che mancavano al sistema linneano, e che egli descrisse unendo la sinonimia del Cupani a quella del Tournefort.
Nel 1789 pubblicava l'Hortusregius Panhormitanus, in cui la chiara influenza linneana è dimostrata dall'uso della definizione binomiale delle specie e dal rilievo assunto nella classificazione dalla morfologia degli organi sessuali: la prima parte è dedicata alla spiegazione dei terrnini botanici usati; la seconda, ad un elenco di varie specie vegetali, menzionate col nome latino, italiano e siciliano e descritte morfologicamente; nella terza l'autore ricorda tutte le piante medicinali note, suddivise secondo le proprietà terapetitiche: i sudoriferi, gli stupefacenti, gli eccitanti, gli antiartritici, gli emollienti, gli escorianti, gli antireumatici, gli antisterili, gli antiulcerosi, ecc.
B. morì a Palermo il 29 genn. 1796. Il Wildenow gli dedicò il genere Ucriano.
Opere: Plantae ad Linneanum opus addendae et secundum Linnaei systema noviter descriptae a patre Bernardino da Ucria, a c. di F. Carta, Romae 1959; Hortus regius Panhormitanus, Panormi 1789.
Fonti e Bibl.: G. E. Ortolani. Biografia degli uomini illustri della Sicilia… IV, Napoli 1821 (pagine non numerate); D. Scinà, Prospetto della storia letteraria di Sicilia nel sec. XVIII, Palermo 1827, III, pp. 102-104; F. Carta, Saggi biogr. ed epistemologici, Bari 1961, pp. 84-86; F. Tornabene, Quadro stor. della botanica in Sicilia, Catania 1847, pp. 34 s.