BERNARDINO di Lazzaro
Nato a Perugia, la prima notizia che lo riguardi èdel 149o, quando lo si trova garzone presso Matteo di Tommaso da Reggio, maestro di legname assai attivo in quegli anni a Perugia. B., iscritto nella Matricola di pietra e legname per Porta S. Pietro, ebbe sicuramente bottega propria dal 1496, quando acquistò dal falegname perugino Angelo di Maestro Iacopo numerosi attrezzi di lavoro. Nel 1501 (22 giugno) fu nominato arbitro in merito al diverbio tra l'intagliatore Antonio Bencivenni e un certo Cerbone. Le molte sue opere sono quasi tutte scomparse: un soffitto ligneo della sala del "capo d'officio" nel palazzo dei Priori, affidatogli dal magistrato il 10 novembre 1503, ma che alcuni anni dopo non era terminato; i seggi della confraternita di S. Tomaso, del 1505; il coro della chiesa delle Benedettine di S. Giuliana, importante opera iniziata nel marzo del 1506, che comprendeva 58 stalli con postergali intagliati ed intarsiati; il seggio della sala del "capo d'officio" nel palazzo dei Priori, del 1507; un armadio per la sacrestia della chiesa di S. Silvestro, del 1512; un altro grande coro scolpito per la chiesa di S. Francesco di Città della Pieve, affidatogli, secondo il Canuti, nel 1507, ma che dovette essere portato a termine assai più tardi e per il quale ebbe una lunga lite con quei frati; un bancone intarsiato per il notaro dei Priori, che venne pagato nel 1526, benché "facto tristamente e non finito".
Unica sua opera superstite è la grandiosa cornice dell'altar maggiore (un tempo contenente una tavola di Domenico Alfani) del santuario della Madonna dei Miracoli di Castel Rigone presso il lago Trasimeno, per la quale fu pagato nel maggio del 1528 insieme con il coro, che però fu rimaneggiato completamente nel 1619; dalla cornice è chiaro come B. operasse nell'ambito stilistico proprio degli arredi lignei locali del tempo, sotto l'influsso del Perugino.
Bibl.: A. Rossi, Maestri e lavori di legname in Perugia nei secoli XV e XVI, in Giornale di erudizione artistica, I (1872), pp. 103, 124, 125, 126, 127, 128, 132, 155, 185, 187; F. Canuti, Nella patria del Perugino,Città di Castello 1927, p. 290; U.Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, III,p. 440.