Pittore (n. 1485 circa - m. 1532). Nato forse in Lombardia, le origini della sua arte, alquanto complesse, vanno ricercate nella pittura lombarda legata al Bergognone; evidente è anche l'influsso del Bramantino, specialmente in alcuni affreschi della Villa Pelucca presso Monza. Accolse suggestioni da L. Lotto e M. Marziale, poi si accentuò gradatamente, nei suoi dipinti, l'esempio delle opere di Leonardo, da cui trasse lo studio della prospettiva aerea e la levità del chiaroscuro. Vastissima è la produzione, specialmente di affreschi. Tra le opere principali: l'affresco della Madonna col Bambino (1512, chiesa abbaziale di Chiaravalle Milanese); la Deposizione e l'Incoronazione di spine (1516 circa, Milano, S. Giorgio); l'affresco della Madonna col Bambino (1521, Milano, Brera); gli affreschi provenienti dalla Villa Rabia alla Pelucca (1521-23, Milano, Brera), tra cui celebre la Traslazione di s. Caterina; la Madonna del roseto, già nella certosa di Pavia e gli affreschi provenienti da S. Maria della Pace (entrambi a Milano, Brera); la Crocifissione (1529, Lugano, S. Maria degli Angeli); i mirabili affreschi della cappella Besozzi (1530, Milano, Monastero Maggiore).