Fisiologo argentino (Buenos Aires 1887 - ivi 1971), prof. all'univ. di Buenos Aires, dapprima nella facoltà di veterinaria, poi (1919-46) in quella di medicina; dal 1946 direttore dell'Istituto di biologia e medicina sperimentale (centro di ricerca sostenuto da contributi privati). Per le sue numerose ricerche, e segnatamente per i fondamentali studî sul ruolo degli ormoni del lobo anteriore dell'ipofisi nel metabolismo dei glicidi e nella patogenesi del diabete, gli fu conferito (1947) il premio Nobel per la medicina, assieme ai coniugi C. F. e G. Th. Cori. Accademico pontificio (1936); socio straniero dei Lincei (1947). Tra le sue opere: Fisiología humana, tradotto in molte lingue (trad. it. 1965).