ARDINGHELLI, Bernardo
Figlio di Lapo, nacque a Firenze alla fine del secolo XIII. Come il parente Neri di Iacopo, egli fu di Parte nera e partecipò molto attivamente alla vita politica e amministrativa della Repubblica fiorentina, senza trascurare, peraltro, gli affari della sua fiorente compagnia commerciale. Risiedette varie volte nel supremo magistrato cittadino, il gonfalonierato di giustizia (1327, 1332, 1353, 1361), e fu, ripetutamente, membro del priorato (1321, 1335, 1341). Fu dei XII Buonomini (1329, 1333, 1338), nonché dei XVI Gonfalonieri di compagnia (1331, 1335, 1338), organi aventi la funzione di assistere e di consigliare la Signoria nelle questioni più importanti per la vita dello stato. Nel 1332 la Repubblica, per reprimere l'orgoglio degli Ubaldini, costruì la fortezza di Firenzuola e l'A. sopraintese alla costruzione: nel 1336 fu ambasciatore a Napoli al re Roberto e nel 1337 a Venezia per stipulare una lega contro Mastino della Scala. Fu poi inviato a Siena (1352), presso gli Ubaldini (1353) e poi a Pisa (1354). Nel luglio del 1345, insieme col concittadino Giovanni Raffacani, fu testimonio all'atto stipulato fra il Comune di Arezzo da una parte e gli Ubaldini dall'altra.
Non se ne conosce la data di morte.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Firenze, Priorista fiorentino Mariani, I, cc. 36 s.; Delizie degli eruditi toscani, XII, Firenze 1779, pp. 109,169, 230; XVI, ibid. 1783, pp. 134, 180, 221, 243; Cronica dei fatti di Arezzo di ser Bartolomeo di ser Gorello, in Rer. Italic. Script., 2 ediz., XV, 1, a cura di G. Grazzini, p. 207.