CABRERA, Bernardo
Nacque a Calatayud nel 1298. Prese parte alla conquista di Maiorca e il re d'Aragona Pietro IV lo nominò governatore del regno. Più tardi il C. ottenne il comando della flotta che operava in Sardegna e, in unione con Nicolò Pisano, sconfisse i Genovesi e contribuì all'occupazione di Alghero (1353). Combatté pure contro il giudice di Arborea e lo vinse (1355). I meriti acquistatisi dal C. come ammiraglio e come pubblico amministratore gli conferirono un'alta posizione nella corte d'Aragona, che finì però col renderlo odioso. In un primo momento il C. si trasse in disparte e si chiuse in un convento. Poi, per le insistenze del re, riprese a esercitare il potere. I nemici decisero allora di perderlo e, quando egli si oppose alla detronizzazione di Pietro I di Castiglia, lo accusarono presso il sovrano di essere in segreti rapporti col re castigliano. Pietro IV ordinò che il C. fosse arrestato. Condotto a Saragozza, fu sottoposto alla tortura perché rivelasse i nomi dei complici. Ma nulla valse e la sua colpa non risultò giuridicamente provata. Ciò nonostante fu condannato alla decapitazione e la sentenza fu eseguita nella piazza del Mercato della città (26 luglio 1364). La testa fu mandata al re e il corpo trovò sepoltura nella chiesa di S. Francesco di Saragozza. Qualche anno dopo la sua memoria venne riabilitata e i beni confiscati furono restituiti al nipote Bernardo Cabrera, conte di Modica.
Bibl.: J. B. Sitges, La muerte de D. Bernardo de Cabrera, Madrid 1911; Proceso contro Bernardo de Cabrera, in Colección de documentos inéditos del Archivo de la Corona de Aragón, XXXII-XXXIV.