CELENTANO, Bernardo
Pittore, nato a Napoli il 25 febbraio 1835, morto a Roma il 28 luglio 1863. Studiò nella locale accademia di belle arti con Giuseppe Mancinelli ed ebbe in Domenico Morelli un compagno affettuoso e un consigliere sagace. La sua breve carriera artistica palesa un costante sforzo per raggiungere un personale superamento del manierismo accademico. Tuttavia egli non ebbe né il tempo né la forza necessaria per divincolarsi completamente dai ceppi dello scolasticismo pittorico; e certo gli nocquero le preoccupazioni soggettivistiche che egli ebbe nell'elaborazione dei suoi dipinti e ch'erano precisamente nello spirito degli accademici. Nel Consiglio dei Dieci (Roma, Galleria d'arte moderna), dipinto nel 1862 a Roma, ove egli aveva fissato la sua residenza fin dal 1857, mostrò tutte le sue possibilità nell'arte. Restano di lui parecchi bozzetti per un quadro Giovine Dante incompreso, cominciato dopo il Consiglio dei Dieci, e il contemporaneo Tasso infermo di mente nella villeggiatura di Bisaccio, opera rimasta incompiuta per la morte del pittore.
Bibl.: L. Celentano, Notizie e lettere intime di B. C., Roma 1883; P. Laubrano-Celentano, B. C., Napoli 1893; L. Càllari, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912 (con la bibl. precedente); A. Colasanti, Catalogo della galleria d'arte moderna in Roma, Milano s. a.