Celentano, Bernardo
Pittore (Napoli 1835 - Roma 1863). Formatosi al Reale istituto di Belle Arti di Napoli, esordì alla mostra borbonica del 1851 con vari dipinti, uno dei quali, Un inutile pentimento, venne premiato con la medaglia d’argento. Vicino a Domenico Morelli, fu convinto da quest’ultimo a recarsi a Roma. Qui studiò a fondo la pittura antica ed entrò in contatto e amicizia con molti altri artisti e con il gruppo dei Nazareni. Nel 1855, sempre con Morelli, si recò a Firenze, dove conobbe gli artisti che frequentavano il caffè Michelangelo e che lo fecero interessare alle novità della macchia. Tuttavia il suo percorso di rinnovamento non abbandonò la pittura di ispirazione storica, alla quale anzi cercò di applicare soluzioni formali diverse e nuove. Nel 1856 tornò a Roma dove iniziò Benvenuto Cellini bombardiere a Castel S. Angelo, realizzato anche con l’ausilio della tecnica fotografica. Nello stesso anno si recò a Venezia e Milano, dove conobbe i fratelli Induno, e verso il 1860 iniziò ad accentuare l’attenzione alla resa psicologica, passando dalle grandi composizioni a scene più essenziali con pochi personaggi. Il suo capolavoro Il Consiglio dei Dieci, commissionato dal mecenate napoletano Giovanni Vonwiller, fu esposto con grande successo all’Esposizione nazionale di Firenze del 1861.