CIUFFAGNI, Bernardo
Scultore. Nacque a Firenze nel 1381, vi morì nel 1457. Nel 1407 era tra gli aiuti del Ghiberti; due anni dopo riceveva commissioni (un Profeta e un Angelo, non identificati) per la decorazione scultorea del Duomo, a cui dedicò la sua attività per molti anni. Dal 1410 al 1415 eseguì, per la facciata, il S. Matteo, uno dei quattro Evangelisti oggi nell'interno della chiesa. Nel 1417 iniziò per il campanile la statua di Giosuè, poi temninata da Nanni di Bartolo detto il Rosso; compì nel 1427 per la facciata la statua di Isaia, che è forse quella oggi situata nella navata destra del Duomo, e vi perseguì intenti pittorici, ma riuscendo vacuo e inespressivo. Nel David, incominciato in questi stessi anni, sempre per la facciata, e compiuto nel 1433, oggi pure nell'interno del duomo (navata sinistra), il dissidio tra l'atteggiamento formale sempre più donatellesco e l'assenza d'un contenuto spirituale adeguato, diviene così evidente da giustificare il giudizio del tutto sfavorevole dei committenti. Dopo quest'opera non possediamo del C. nient'altro di certo, e solo sappiamo che fu a Rimini nel 1447-50, e lavorò al tempio malatestiano, probabilmente da semplice esecutore, agli ordini di Agostino di Duccio.
Bibl.: G. Vasari, Le Vite, ed. Milanesi, II, Firenze 1878, p. 463; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VI: La scultura del Quattrocento, Milano 1908; F. Schottmüller, in Thieme-Becker, Künstler-lexikon, VII, 1912 (con la bibl. precedente); P. Schubring, Die italienische Plastik des Quattrocento, Potsdam 1919; C. Ricci, Il tempio malatestiano, Milano-Roma s. a.