IRIGOYEN, Bernardo de
Statista argentino, nato a Buenos Aires nel 1822 e morto ivi nel 1906. Il suo nome è legato all'arbitrato per la definizione della frontiera patagonica col Chile, avendovi contribuito decisivamente con la sua dottrina e col suo tatto di negoziatore. Vero uomo di governo, temporeggiatore accortissimo, coscienza adamantina dalla quale gli derivava un'autorità morale assoluta, da quel gran signore che era divenne un dominatore penetrante e fermo dell'ambiente politico.
Appena laureato in giurisprudenza (1843), fu da Rosas addetto alla legazione nel Chile; nel 1846 rimpatriò sofferente, fermandosi a Mendoza fino al 1850 quando, nominato archivista generale, proseguì per Buenos Aires. Caduto Rosas, da quel posto egli si aprì il varco nella vita pubblica, prima come deputato nazionale, poi come ministro delle Finanze, e, ripetutamente, degli Esteri; finché nel 1896 venne eletto governatore dello Stato di Buenos Aires. Fu da ultimo vicepresidente del Senato. Nel 1866 aveva ritirato, per evitare discordie, la sua candidatura alla presidenza. Oltre a una vasta opera sparsa in giornali, riviste e rendiconti parlamentari, lasciò libri e monografie: Trattato di Diritto costituzionale, Giurisprudenza federale, Difesa di Flores, La Patagonia, La missione Peña, La questione delle frontiere col Chile.