GIRARD, Bernardo
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo editore di musica attiv0 a Napoli nei primi decenni del sec. XIX.
Il padre, Giuseppe, nato a Ginevra, si era trasferito a Napoli, ove aveva fondato la casa editrice Girard nel 1815, con officina in strada Toledo al civico 165, poi al 211. Per la stampa Giuseppe usò dapprima la litografia, poi le lastre di zinco, che gli permisero di diffondere sul mercato a prezzi contenuti edizioni pregevoli di metodi per pianoforte, estratti di opere, ballabili, romanze.
All'editoria si dedicò anche il G., il quale fu direttore dell'impresa di famiglia fino al 1835, anno della sua morte, mutandone la ragione sociale in Calcografia de' reali teatri, e portandola ad assumere il ruolo di primaria importanza nel panorama dell'editoria musicale italiana che l'azienda rivestì almeno fino al 1847. Il G. curò tra l'altro, in data non nota, la pubblicazione della raccolta Euterpe drammatica estera: scelta di pezzi delle migliori opere moderne francesi e tedesche con versione italiana.
Nel 1828 il compositore Guglielmo Cottrau si associò al G., acquistando la terza parte dell'azienda, ma rifiutando di comparire col proprio nome in ditta, trasformata, poco tempo dopo, in Stabilimento musicale B. Girard & C., ragione sociale che la casa editrice conservò fino al 1850. G. Cottrau, uomo di profonda cultura musicale e letteraria, incrementò fortemente la già florida attività editoriale della casa, dedicandosi prevalentemente alla raccolta e trascrizione di canzoni napoletane (di molte delle quali fu anche autore), edite a partire dal 1825 in numerose antologie, tra cui ricordiamo le sei raccolte Passatempi musicali, pubblicate a Napoli tra il 1829 e il 1847. Queste conobbero una grande notorietà non solo in Italia, dove contribuirono all'affermazione della casa Girard, ma anche all'estero: B. Latte le pubblicò nella traduzione di A. de Lauzières, vendendone i diritti nel 1833 all'editore parigino A.-F.-G.-S. Pacini. Grazie a Cottrau, che era nato a Parigi, la casa editrice Girard poté instaurare rapporti con gli editori francesi E. Troupenas, B. Latte e Launer, a cui cedette i diritti di Lucia di Lammermoor, Roberto Devereux e dell'opera giocosa Betly di G. Donizetti e di alcune opere di V. Bellini. Le edizioni musicali napoletane erano ampiamente conosciute anche a Roma, dove, nel negozio di Giacomo Antonelli, sin dal 1829 si trovavano riduzioni per canto e pianoforte delle opere pubblicate dalla Calcografia de' reali teatri, allo stesso prezzo di Napoli (cfr. il giornale Notizie del giorno del 16 aprile e del 24 dic. 1829).
Tuttavia è con l'editore romano Scipione De Rossi che la casa Girard ebbe un suo rappresentante ufficiale a Roma a partire dal 1834; ciò è confermato dalla presenza sui frontespizi delle edizioni romane degli stessi nomi dei riduttori che figurano nelle edizioni del G., e dal fatto che quest'ultimo è esplicitamente menzionato più volte nel periodico musicale Rivista teatrale con cui De Rossi promuoveva la propria attività editoriale, protrattasi almeno fino al 1861. Inoltre, testimoniano di una precisa associazione editoriale tra i due le numerose edizioni (recanti vicino al nome del G. quello di S. De Rossi) di melodrammi in riduzione sia per canto e pianoforte, sia per pianoforte solo di Bellini, Donizetti, G.S.R. Mercadante, L. e F. Ricci e altri.
La produzione dei due editori comprendeva soprattutto, secondo la prassi dell'epoca, estratti di opere in riduzioni per canto e pianoforte, o per svariati organici strumentali: infatti, solo occasionalmente in questo periodo è possibile trovare edizioni in partitura.
Fra le edizioni Girard-De Rossi citiamo brani da: L'assedio di Calais, Belisario, Betly, Il campanello, Gemma di Vergy, Eleonora di Gujenna, Lucrezia Borgia, Maria di Rudenz, Marin Faliero, Parisina, Pia de' Tolomei, Roberto Devereux, Torquato Tasso, di Donizetti; I Capuleti e i Montecchi, Norma, I puritani, La sonnambula, di Bellini; Maria d'Arles di M. Aspa; Galeotto Manfre-di di P. Corbi; La prigione di Edimburgo di F. Ricci; Il disertore per amore di L. e F. Ricci; I briganti, Le due illustri rivali, Francesca Donato, Il giuramento, di Mercadante; inoltre, il Metodo di canto di F. Florimo; le raccolte cameristiche donizettiane: Nuits d'été à Pausillipe, Soirées d'automne à l'Infrascata, Un hiver à Paris; inoltre: Choix de cavatines italiennes favorites; Potpourris per pianoforte sulle opere e balli moderni; Cento studi di J.B. Cramer; Le fruit de l'étude. Six duos, per violino e pianoforte di Ch.-A. de Bériot - J. Benedict.
La fortuna della casa editrice Girard risiedeva nella capacità di stabilire con i teatri locali, S. Carlo, del Fondo e Nuovo, un rapporto privilegiato sia per la copiatura, sia per l'edizione delle opere e dei balletti che vi si rappresentavano, acquistando in tal modo i diritti su opere di Bellini, Pacini, Donizetti, Mercadante e G. Verdi, e competendo con la ben più famosa casa editrice milanese Ricordi. Quest'ultima, tuttavia, nel 1834 riuscì ad acquistare la proprietà delle opere rappresentate nei teatri di Napoli, mentre per le altre città del Regno delle Due Sicilie la proprietà restava alla casa Girard; così G. Cottrau, in una lettera del 30 maggio 1834, commentava questa nuova situazione: "Barbaja ayant cédé la place a une nouvelle Société, nous avons failli perdre le privilège des nouveautés du théâtre, base principale de notre établissement. Une concurrence redoutable s'etait soulevée contre nous et ce n'est qu'après deux mois de négociations et de contrarietés de toute sorte que nous sommes parvenus à l'emporter, même sur Ricordi, le celèbre éditeur de Milan, avec lequel du reste nous avons pris des arrangements" (Lettres d'un mélomane, p. 25).
Nel 1836, un anno dopo la morte del G., il Cottrau si associò a Giovanni Brun, rappresentante degli eredi Girard.
Nel 1847 la direzione della ditta Girard fu assunta da Teodoro Cottrau, figlio di Guglielmo, che ne divenne successivamente proprietario (1854), mutandone la ragione sociale in Stabilimento musicale partenopeo di T. Cottrau, con negozio sito prima in largo S. Ferdinando 49 e poi in strada S. Pietro a Majella, e una tipografia formata da ben 7 magazzini. Nel 1870 il negozio si trasferì in piazza Municipio, nel 1878 ritornò in piazza S. Ferdinando e, dopo la morte di T. Cottrau, in via Roma, per chiudere i battenti nella sede di via Chiaia 73.
Scarse sono le notizie su Federico, figlio del G.; De Mura (I, p. 462) sostiene che, dopo un periodo di attività editoriale al fianco di T. Cottrau, fosse uscito dalla società, aprendo insieme con Antonio Fummo un lussuoso negozio di musica e pianoforti in via Toledo, che divenne il ritrovo preferito dei musicisti napoletani. Nella Gazzetta musicale di Napoli, a partire dal 4 nov. 1854, data in cui T. Cottrau viene indicato per la prima volta quale proprietario della casa editrice, Federico viene definito "commesso", proprietario del deposito della musica edita da T. Cottrau. Tale deposito, situato in largo S. Ferdinando 49, era chiamato Stabilimento partenopeo Federico Girard. La vendita delle pubblicazioni era invece affidata allo Stabilimento partenopeo Stanislao Sarao, situato nella strada S. Pietro a Majella 31. È probabile, tuttavia, che Federico si sia dedicato a una propria attività editoriale, anche se di dimensione locale (cfr. Spartiti musicali, 1978, p. 38).
Prima che T. Cottrau divenisse proprietario della casa editrice, questa aveva assunto la ragione sociale di Stabilimento privilegiato de' successori di B. Girard e compagni (cfr. la Gazzetta musicale di Napoli dal 3 luglio al 18 dic. 1852).
T. Cottrau, uomo di grande vivacità intellettuale e profonda sensibilità musicale (molte sue composizioni furono inserite nell'Eco del Vesuvio, una raccolta a fascicoli pubblicata fino al 1870), fu un editore infaticabile: nel 1847 il catalogo della casa era formato da ben 210 pagine, tra cui ampio spazio trovavano: la musica popolare partenopea; riduzioni per canto e pianoforte, spesso in edizioni facilitate a uso dei dilettanti, di opere di E. Petrella, N. Vaccaj, G. Pacini, N. De Giosa, G. Lillo, Rossini, Meyerbeer, Donizetti, Verdi; composizioni per pianoforte di S.F.F. Thalberg, Th. Döhler, E.A.L. Coop, M. Clementi, W.A. Mozart, Cramer, F. Mendelssohn-Bartholdy, F. Chopin; e, infine, una ricca produzione musicale minore, di ispirazione patriottica. Lo stesso Cottrau in molti casi fu autore delle riduzioni per canto e pianoforte di opere teatrali, fra le quali ricordiamo Simon Boccanegra di Verdi. Il catalogo, inoltre, comprendeva molte edizioni di composizioni di L. van Beethoven, tra cui la Terza, la Quinta e la Settima Sinfonia nella trascrizione pianistica di F. Kalkbrenner, le Sonate per violino e pianoforte op. 24 e op. 30, e il Trio op. 1 n. 3. La veste editoriale delle opere pubblicate poteva a buon diritto competere con quella delle edizioni Ricordi, grazie alla maestria di Richter, che, sotto la sapiente direzione di Michele Pasinati, impreziosiva le edizioni con tavole e frontespizi litografici. Secondo una prassi tipica dell'Ottocento, l'attività della casa editrice era supportata dalla Gazzetta musicale di Napoli, nata nel 1852 e diretta da T. Cottrau a partire dal 1857, che segnalava regolarmente ai lettori le novità editoriali della ditta.
T. Cottrau morì il 30 marzo 1879, in un momento in cui la ditta viveva una profonda crisi. Pochi anni prima Federico aveva preso il controllo della società, mantenendolo fino al 1877, anno della sua morte, senza tuttavia arrestarne l'ormai inevitabile declino. Con la ragione sociale Società musicale napoletana la ditta proseguì la sua attività, ormai di dimensione locale, fino al 1884, quando fu rilevata da Ricordi.
Fonti e Bibl.:Alla memoria di T. Cottrau, Napoli 1879; Lylircus, Ricordi biografici napoletani dal1820 al 1850: G. Cottrau e le canzoni napoletane, Napoli 1881, pp. 11, 18, 28, 52, 54, 73 s. (per Girard casa editrice), 5-19, 23-40, 50-56, 73 s. (per G. Cottrau), 19-22, 57-66, 74 (per T. Cottrau); F. Florimo, La scuola musicale di Napoli e i suoi conservatori, III, Napoli 1881-83, p. 436 (per Girard casa editrice); Giulio Cottrau, Lettres d'un mélomane pour servir de document à l'histoire musicale de Naples de 1829 à 1847, Naples 1885; S. Martinotti, Ottocento strumentale italiano, Bologna 1972, pp. 164, 564 s., 567 (per Girard casa editrice), 163, 322, 362, 365 s., 567 (per T. Cottrau); Spartiti musicali dal Risorgimento alla prima guerra mondiale,1846-1919, Roma 1978, pp. 37-39, 49 (per T. Cottrau), 19 (per Girard casa editrice), 38 (per Federico); G. Tintori, Bellini, Milano 1983, pp. 145 s. (per G. Cottrau), 41, 145, 264, 284 (per Girard casa editrice); J. Budden, Le opere di Verdi, I, Torino 1985, p. 190 (per G. Cottrau); Catalogo delle composizioni musicali di F. Morlacchi (1784-1841), Firenze 1987, p. 106 (per Giuseppe); F. Nicolodi, Il sistema produttivo, dall'Unità a oggi, in Storia dell'opera italiana, IV, Torino 1987, pp. 187, 190 (per T. Cottrau), p. 190 (per B. G.); B.M. Antolini - A. Bini, Editori e librai musicali a Roma nella prima metà dell'Ottocento, Roma 1988, pp. 61, 71 s., 104 s., 107, 128, 163 (per G. Cottrau), 104 (per T. Cottrau), 24, 56-60, 63 s., 66, 71 s., 74, 89, 102, 104, 106 ss. (per Girard casa editrice); C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, 1, Milano 1926, p. 632 (per Federico); C. Sartori, Diz. degli editori musicali italiani, Firenze 1958, p. 77 (per i Girard), 53, 77, 149 (per G. e T. Cottrau); E. De Mura, Enc. della canzone napoletana, I-II, Napoli 1969, ad indicem; The New Grove Dict. of music and musicians, VII, p. 405 (s.v. Girard, Italian firm of music publishers); S. Di Massa, Storia della canzone napoletana dal '400 al '900, Napoli 1982, p. 250 (per Girard casa editrice), 71, 92, 357 (per G. Cottrau), 250 (per T. Cottrau); Diz. biogr. degli Italiani, XXX, Roma 1984, pp. 475-477 (per G. Cottrau), 479 s. (per T. Cottrau); Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Appendice, pp. 321 s. (s.v. Girard, casa editrice mus. italiana); Le biografie, II, p. 342 (per G. e T. Cottrau).