Militare e uomo politico cileno (Chillán 1778 - Lima 1842), figlio naturale di Ambrosio. Educato in Inghilterra, dove fu guadagnato alla causa dell'indipendenza da F. de Miranda, tornò in Cile nel 1802 per occuparsi di una tenuta ereditata dal padre. Membro del congresso nazionale di Santiago (1811), pur in disaccordo col virtuale dittatore del Cile, J. M. Carrera, nel 1813 O'H. accettò la nomina a comandante in capo dell'esercito nazionale per fronteggiare la spedizione inviata dal viceré del Perù a restaurare l'autorità del re di Spagna. Sconfitto a Rancagua (1814), O'H. si rifugiò in Argentina; tornò in patria nel 1817 come vice comandante dell'esercito delle Ande guidato da J. de San Martín e contribuì alle vittorie di Chacabuco e del f. Maipo. Nominato director supremo e proclamata l'indipendenza dalla Spagna (1818), O'H., nonostante le personali convinzioni liberali, governò da despota illuminato; espropriati gli Spagnoli e i realisti, promosse lo sviluppo economico del paese e l'istruzione pubblica, ma la scelta di collaboratori corrotti e la sua politica fiscale lo resero inviso soprattutto alle province meridionali, le più povere del paese. Dopo l'approvazione di una nuova costituzione (1822), O'H. dichiarò di voler continuare per altri dieci anni come director supremo, provocando la ribellione delle province di Concepción e Coquimbo; costretto ad abdicare in favore di una giunta nazionale (1823), andò in volontario esilio in Perù, dove morì.