Statista tedesco (Klein-Flottbeck, Altona, 1849 - Roma 1929), figlio di Bernhard Ernst. Volontario nella guerra del 1870-71, entrò nel 1874 nella carriera diplomatica, come addetto a Roma, fu poi a Pietroburgo, Vienna, Atene (incaricato d'affari, 1877). Nel 1878 fu segretario del congresso di Berlino, poi segretario d'ambasciata a Parigi (1879-83), a Pietroburgo (1884-88), plenipotenziario a Bucarest (1888-94), dal 1894 ambasciatore a Roma, dove il suo matrimonio con la principessa di Camporeale, Maria Beccadelli di Bologna, gli rese favorevole l'ambiente. Il 28 giugno 1897 assumeva l'ufficio di segretario di stato agli Esteri sotto il cancelliere Ch. von Hohenlohe. Ebbe in animo di portare la Germania a posizione di potenza mondiale senza legarla con altre potenze; perciò, seguendo anche i consigli di F. A. von Holstein, non favorì gli approcci di J. Chamberlain per un'alleanza con l'Inghilterra. Fu abile e fortunato nella politica in Estremo Oriente: come ricompensa per l'acquisto delle Caroline dalla Spagna (1899), veniva fatto conte dall'imperatore. Il 17 ott. 1900 succedeva al Hohenlohe come cancelliere e presidente del Consiglio dei ministri prussiano. Come cancelliere condusse una politica estera piena di abilità tattica, ma troppo improntata a ottimismo e non sempre chiaroveggente né scevra di errori. I suoi rapporti con Guglielmo II mutarono dopo la pubblicazione dell'intervista del sovrano al Daily Telegraph del 28 ott. 1908 (dichiarazioni di politica estera che provocarono vivo malcontento nell'opinione pubblica), quando il B., che ebbe il torto di non aver letto l'articolo prima della stampa, non seppe poi difendere efficacemente il sovrano dagli attacchi del Reichstag. Durante il cancellierato aveva condotto un'abile politica interna, destreggiandosi fra i partiti. Nel 1902 otteneva l'approvazione della tariffa doganale. Nel 1906, quando il Centro passò all'opposizione, il B. si formò una maggioranza (il "blocco", inizio di una certa vita parlamentare in Germania) di conservatori e di liberali, che lo sostenne fino al 1909: allora, sulla questione della riforma finanziaria, i conservatori si accostarono al Centro e il B., dopo una stentata vittoria, si dimise (14 luglio 1909). Sul finire del 1914, inviato straordinario in Italia per impedirne l'entrata in guerra, al suo arrivo a Roma (17 dic.) comprese l'inutilità di ogni tentativo, e dopo il maggio 1915 ritornò in Germania. Nel 1917 si riparlò di lui come cancelliere, ma ebbe contrarî il Kaiser e l'Austria. Importanti pubblicazioni: Deutsche Politik (1916); Denkwürdigkeiten (4 voll, 1930-31).