INGEMANN, Bernhard Severin
Poeta e romanziere danese, nato a Thordkildstrup il 28 maggio 1789, morto a Sorø il 24 febbraio 1862. È il Walter Scott danese, ma con una sua propria tendenza religiosa e patriottica. Dopo un viaggio in Europa nel 1818-20, divenne professore nell'Accademia di Sorø, che più tardi riformò secondo le idee di Grundtvig.
Indulse dapprima in liriche e drammi a un romanticismo sentimentale (v. Varners poetiske Vandringer, Vagabondaggi poetici di V., 1813; Reinald Underbarnet, Ragazzo prodigio, 1815; Masaniello, 1816; Tassos Befrielse, La liberazione del T., composto sotto l'influenza del viaggio in Italia, 1819, ecc.). Poi si volse invece al romanzo storico, su materia nazionale danese, conseguendo grande popolarità (Valdemar Sejr, 1826; Erik Menveds Barndom, L'infanzia di E. M., 1828; Kong Erik og de Fredløse, 1833; Prins Otto af Danmark, 1835; e v. anche i poemi storici Valdemar den Store, V. il grande, 1824; e Dronning Margrete, La regina M., 1836). Solo più tardi, con Landsbybørnene, I bimbi del villaggio, 1852, e Barndomsvännerne, tentò anche la rappresentazione dell'età sua, con frequenti richiami autobiografici. Poeticamente la sua opera più notevole è costituita dai tre poemi romantici: Huldregaverne, I doni della H., 1831, con elementi di polemica e di satira letteraria; Ahasverus, 1833, sulla lotta della fede col dubbio; Holgerdanske, Ogger il danese, in 5 cicli di romanze, 1837; e soprattutto dalle liriche: dai salmi (Morgen- og Aftensange, Canti del mattino e della sera, 1839) e da alcune poesie d'ispirazione intima.
Opere: Samlede Skrifter, voll. 41, Copenaghen 1843-65.
Epistolarî: Breve, Copenaghen 1879; Brevvekseling mellem I. og I. v. Røsenorn, ivi 1881.
Bibl.: H. Schwanehflügel, I.'s Liv og Digtning, Copenaghen 1886; F. Rønning, B. S. J., Copenaghen 1927.