Bernoulli
Bernoulli Jakob i (Basilea 1654 - 1705) matematico svizzero. Fu il capostipite di una dinastia di matematici (ben otto) tutti appartenenti alla famiglia Bernoulli, originaria delle Fiandre (Anversa) e trasferitasi nel 1583 a Basilea. Per volontà paterna, intraprese la carriera ecclesiastica, ma rivolse i suoi interessi alle scienze. Dal 1687 fino alla morte, insegnò all’università di Basilea, attirando un gran numero di studenti da ogni parte dell’Europa. Nel 1699 fu eletto membro dell’Accademia di Parigi e nel 1701 divenne membro dell’Accademia di Berlino. Dopo la pubblicazione da parte di Leibniz del suo innovativo calcolo differenziale, Bernoulli si dedicò a sviluppare e a diffondere la nuova teoria, arricchendola di numerosi e importanti contributi originali. In particolare, fornì il metodo di integrazione per l’equazione differenziale della forma y′ = a(x)y + b(x)y α, in cui α è un parametro reale, che ancora oggi viene chiamata equazione di Bernoulli, e fu un precursore del calcolo delle variazioni, per aver proposto nel 1696 il problema degli isoperimetri, fornendone poi la soluzione in una memoria del 1701. Era anche affascinato dallo studio di particolari curve e delle loro proprietà (una curva, la lemniscata, porta il suo nome: → Bernoulli, lemniscata di); fu talmente colpito dalla spirale logaritmica che chiese che fosse scolpita sulla sua tomba insieme alla frase: «Eadem mutata resurgo». Contribuì in modo sostanziale alla nascita del calcolo delle probabilità con l’opera Ars conjectandi, pubblicata postuma nel 1713: ai suoi lavori e al suo nome sono legati i concetti di schema di → Bernoulli, distribuzione di Bernoulli (→ distribuzione binomiale), variabile di → Bernoulli (o bernoulliana).