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BERNSTORFF, Johann Hartvig Ernst, conte di

di Hans Jensen - Enciclopedia Italiana (1930)
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BERNSTORFF, Johann Hartvig Ernst, conte di

Hans Jensen

Uomo di stato danese, ma tedesco di nascita, essendo nato nel Hannover il 13 maggio 1712. Suo padre, il barone Gioacchino B., era possidente; il nonno materno, Andrea B., era stato l'autorevole ministro annoverano del re Giorgio I d'Inghilterra. Insieme col fratello maggiore, come voleva allora la buona consuetudine per i figli di nobile famiglia, compì lunghi viaggi d'istruzione nei varî stati d'Europa. Nella sua famiglia era tradizionale che il figlio cadetto entrasse nell'alta burocrazia. Poiché la patria, il Hannover, dipendente dall'Inghilterra, offriva solo modeste prospettive in questo campo, cercò di svolgere la sua attività all'estero, secondo lo spirito cosmopolitico caratteristico della sua epoca. Dal re Cristiano VI di Danimarca e Norvegia fu scelto come inviato alla corte sassone a Dresda, di dove fu poi trasferito nel 1737 a Ratisbona presso la dieta tedesca e nel 1744 a Parigi. Qui rimase fino al 1750; nel 1751, dal re Federico V, figlio di Cristiano VI, fu nominato ministro degli esteri. Rimase in quest'ufficio fino al 1770; nel 1767 ebbe il titolo di conte.

Animo aperto ai grandi interessi spirituali del suo tempo, intelligenza versatile, manifestava nei suoi rapporti tutta la raffinatezza e la pieghevolezza dell'alta società del secolo, congiunta a una grande amabilità naturale.

Seriamente religioso, non fu mai sedotto dallo scetticismo dell'epoca, ma rimase sempre un luterano ardente, benché tollerante. Come diplomatico aveva lo sguardo sicuro nel dominare le diverse situazioni e combinazioni; diresse la politica estera dello stato danese-norvegese con mano salda e accorta, con lo scopo d; difendere gl'interessi del paese, mantenendo la pace.

Un gran pericolo di guerra sorse per la Danimarca quando salì al trono di Russia Pietro III, ben deciso a ritogliere alla Danimarca lo Schleswig, che fino al 1721 era stato proprietà della sua famiglia, quella di Holstein-Gottorp. A sventare il pericolo, quando già i due eserciti russo e danese si trovavano di fronte nel Mecklenburg, non giovò l'arte diplomatica del B., ma il colpo di stato russo, per cui, l'8 giugno 1762, Pietro III fu improvvisamente deposto dalla moglie Caterina II. Negli anni seguenti il B. riuscì a instaurare fra Russia e Danimarca ottime relazioni e a stringere un trattato (concluso nella forma definitiva nel 1773), per cui il re di Danimarca cedeva l'Oldenburg e riceveva in cambio quella porzione dell'Oldenburg che apparteneva alla casa di Holstein-Gottorp, divenendo così signore di tutto il Holstein. Nella guerra dei Sette anni il B. fu il mediatore del trattato di Kloster-Zeven del 1757, che rimase però senza durevole importanza. La sua azione nella politica interna non fu altrettanto vantaggiosa per il paese. Convinto assertore delle idee del mercantilismo, fu perciò protettore di intraprese industriali, per le quali alla Danimarca mancavano i presupposti naturali, e che costarono molto all'erario. Il B. mostrò in ciò, indubbiamente, mancanza di senso pratico e nei suoi rapporti con molti progettisti anche una deficiente conoscenza degli uomini.

Il re Federico V, uomo debole ma bonario, lasciava ai suoi uomini di fiducia piena libertà, e i veri governanti della Danimarca, finché egli visse, furono il B. e il maresciallo di corte A. G. Moltke, amico d'infanzia del re. Ma quando nel 1766 salì al trono Cristiano VII, i rapporti divennero sempre meno cordiali; quando lo Struensee seppe guadagnarsi tutta la fiducia della giovane coppia regale, il B. fu congedato (15-16 settembre 1770). Poco dopo moriva ad Amburgo, il 18 febbraio 1772.

Bibl.: L'opera principale è di A. Friis, Bernstorfferne og Danmark, voll. 2, Copenaghen 1903-1919, il primo volume tradotto anche in tedesco col titolo Die Bernstorffs, Lipsia 1905. V. anche E. Holm, Danmark-Norges Historie, 1720-1814, III-IV, Copenaghen 1897-1909; cfr. E. Arup, in Historisk Tidsskrift, 9, cont. II; P. Vedel, Den aeldre Grev Bernstorffs ministerium, Copenaghen 1882; Correspondance ministérielle du conte J. H. E. Bernstorff, ed. da P. Vedel, Copenghen 1882; Bernstoffsche Papiere, ausgewählte Briefe und aufzeichnungen die Familie Bernstorff betreffend aus der Zeit 1732 bis 1835, ed. da A. Friis, voll. 2, Copenaghen e Oslo 1904-07.

Vedi anche
Cristiano VII re di Danimarca e Norvegia Figlio (Kristiansborg 1749 - Rendsburg 1808) di Federico V, cui succedette nel 1766. Vizioso e mentalmente anormale, non lo migliorò il matrimonio con Carolina Matilde d'Inghilterra. Debole, fu sotto l'influsso prima del conte Bernstorff, poi del medico tedesco G. F. Struensee, infine del Hoegh-Guldberg. ... conte Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica segue quello di marchese. A Roma, nell’età repubblicana, il c. (comes) assisteva e consigliava i magistrati preposti al governo delle province. Con Costantino il termine indicò una serie di pubblici funzionari: alcuni dirigevano importanti uffici centrali ...
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