Scrittore tedesco (Brannenburg, Baviera, 1907 - Degerndorf, Baviera, 1969), figlio di Henry. Di formazione umanistica, sulla base della tradizione cristiana e tedesca, combatté la letteratura che, pretendendo di risalire ai sintomi della realtà attuale, diviene essa per prima sintomo della malattia del tempo. Ha scritto varî lavori teatrali, fra cui Des Königs Schatten (1938), Cäsar (1942), Die Hohenstaufen-Trilogie: Was des Kaisers ist (1948), Das Stephanusspiel (1949), Das Haus der Angst (1951). Come lirico, sempre in polemica con le avanguardie, ha scritto Wanderndes Hoffen (1935), Spiegel im dunklen Wort (1949), Widmungen (1960); come narratore Die Unverständigen (1936), e i romanzi Versöhnung (1953) e Das verschwiegene Wort (1964).