Viertel, Berthold
Attore, commediografo, sceneggiatore, regista teatrale, e cinematografico austriaco, di famiglia ebrea, nato a Vienna il 18 giugno 1885 e morto ivi il 24 settembre 1953. Autore e spesso anche sceneggiatore o co-sceneggiatore di film, dall'allestimento ambizioso, che mostrano l'influenza dell'Espressionismo tedesco, fu membro di una famiglia che attraversò i periodi più creativi del cinema berlinese prima e hollywoodiano poi. Lavorarono infatti nel mondo del cinema sia sua moglie Salka, attrice e poi sceneggiatrice, sia il loro figlio Peter, sceneggiatore.
Dopo gli studi di filosofia, V. iniziò la sua attività a Vienna come attore e regista teatrale. Successivamente si trasferì a Berlino dove continuò a lavorare per il teatro, per poi esordire come regista cinematografico con Nora (1923). Die Abenteuer eines Zehnmarkscheins (1926), venne considerato un precursore della Neue Sachlichkeit: scritto dal teorico ungherese Béla Balász, utilizzava uno stile pseudo-documentaristico per raccontare una vicenda che toccava diversi ceti sociali. V. lavorò prevalentemente in Germania sino al 1928, anno in cui si trasferì negli Stati Uniti per dirigere il fantasy The one woman idea (1929) e un altro film fantastico, Seven faces (1929; I sette volti), con Paul Muni, ambientato nel Museo delle cere di Parigi. Sempre negli Stati Uniti contribuì alla sceneggiatura di due dei film americani di Friedrich W. Murnau, il mélo circense Four devils (1929; I quattro diavoli) e l'epopea rurale City girl (1930; Il nostro pane quotidiano); quest'ultimo avrebbe dovuto essere un film muto, ma finì per trasformarsi in un sonoro poco riuscito. Sino all'ascesa di A. Hitler, V. fece la spola tra Germania, Stati Uniti e Inghilterra. A Londra, dove lavorò all'inizio degli anni Trenta, diresse lo straziante dramma familiare Little friend (1934), di cui realizzò la sceneggiatura assieme a Christopher Isherwood. Sua anche la regia dell'avvincente The passing of the third floor back (1935), tratto da un dramma su un misterioso personaggio simile a Gesù che giunge in visita in una pensione londinese. L'anno successivo apparve il suo ultimo film, Rhodes of Africa, sull'inizio dell'imperialismo britannico in Sudafrica. Durante la Seconda guerra mondiale V. tornò negli Stati Uniti, dove si dedicò esclusivamente al teatro, realizzando allestimenti di opere di M. Gorky, G.B. Shaw e B. Brecht.
Salka Viertel (1889-1978), nata Salomea Steuerman, di origine polacca, fu attrice teatrale prima di incontrare il futuro marito a Vienna, durante la Prima guerra mondiale. Nel 1928 seguì V. a Hollywood e recitò una parte in Seven faces. Poco dopo strinse un rapporto personale e professionale con Greta Garbo, all'epoca all'apice del successo, di cui fu amica fidata e ispiratrice. Salka scrisse il soggetto o la sceneggiatura di diversi film della diva tra cui Anna Christie (1930), Anna Karenina (1935), Conquest (1937; Maria Walewska), tutti diretti da Clarence Brown, e Two-faced woman (1941; Non tradirmi con me) di George Cukor. Dopo l'insuccesso di Two-faced woman e il ritiro della Garbo, scrisse poco per il cinema; meritano di essere ricordati però Deep valley (1947; Disperato amore) di Jean Negulesco, un insolito noir sul fatale amore tra una ragazza di campagna e un giovane evaso, di cui fu co-sceneggiatrice. Amica di numerosi personaggi dissidenti e anticonformisti, ebbe la carriera notevolmente ostacolata dal maccartismo. Nel 1960, dopo un decennio di assenza dagli schermi, il suo nome ricomparve nei titoli di Prisoner of the Volga (I battellieri del Volga) di Victor Tourjansky, un film vecchio stile ma vigoroso, ambientato nella Russia dell'Ottocento.
Peter Viertel (n. 1920) continuò la tradizione di famiglia, distinguendosi sia nel mondo del cinema sia in quello della letteratura. Giovane sceneggiatore sotto contratto con David O. Selznick, venne incaricato da Alfred Hitchcock di scrivere il canovaccio del sottovalutato Saboteur (1942; Sabotatori). In seguito, collaborò con John Huston per We were strangers (1949; Stanotte sorgerà il sole) sulla rivoluzione cubana, altro film ingiustamente poco apprezzato, e per The African queen (1951; La regina d'Africa), pur senza essere accreditato. Sue anche le sceneggiature di due film tratti da romanzi di E. Hemingway: The Sun also rises (1957; Il sole sorgerà ancora) di Henry King, e The old man and the sea (1958; Il vecchio e il mare) di John Sturges. Nel 1990 Clint Eastwood ha realizzato l'adattamento cinematografico del suo romanzo più famoso White hunter, black heart (Cacciatore bianco, cuore nero), avvalendosi della sua collaborazione per la sceneggiatura. Ha sposato l'attrice Deborah Kerr.