BERTOLA, Ignazio, conte
Nipote di Antonio. Incerto è i] luogo della nascita che avvenne verso il 1690; morì nel 1755 (secondo altri nel 1781) probabilmente a Torino. Si chiamava Roveda, ma, adottato dallo zio, ne prese il cognome; fu creato conte da re Vittorio Amedeo II. Valentissimo ingegnere militare e "maestro delle fortificazioni" dello stato sardo, lavorò alla costruzione delle fortezze di Brunetta (Val di Susa) e di Fenestrelle (Val Chisone). Nel 1728 disegnò e iniziò la grande cittadella di Alessandria sul luogo ove sorgeva Borgo Bergoglio, completamente demolito a tal uopo. Prese onorevole parte alla guerra di successione d'Austria (1740-48). Disegnò e iniziò nel 1748 il forte di Exilles, capolavoro di fortificazione montana, e la strada detta "dei Cannoni" sulla displuviale tra la Maira e la Varaita. Fu il primo a proporre artiglierie scomponibili, attuate un secolo dopo; fu il primo comandante dell'arma del Genio sardo, e come tale organizzò e diresse una scuola d'ingegneria militare, che vive ancora nell'odierna Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio. Lasciò molti manoscritti, tra cui un Repertorio di fortificazione. Nel Museo del Genio a Roma sono varî documenti e disegni suoi.