BERTOLOTTO
Famiglia genovese di pittori la cui attività si svolse per ben quattro generazioni di padre in figlio, tanto che, come riferisce il Soprani, "per quasi due secoli è florita la pittura in casa Bertolotto". Filippo è il primo artista della famiglia, ma di lui ci sono giunte ben scarse notizie. Sappiamo dal Soprani che visse a lungo e operò nel sec. XVI a Genova dedicandosi quasi esclusivamente alla ritrattistica, "con qualche felicità di somiglianza" (Soprani). Non essendoci però pervenuta nessuna delle sue opere, non è possibile dare sulla sua arte alcun giudizio critico. Figlio di Filippo fu Michelangiolo il Vecchio, che visse a Genova verso la metà del sec. XVII ed era ancora vivente, come sappiamo dall'Orlandi, nel 1674. Neppure di lui ci restano opere, sicché dobbiamo rifarci solo a quanto tramandano i biografi, che cioè fu discepolo del padre. Egli è noto più che altro per essere padre di Giovanni Lorenzo. Michelangiolo il Giovane è il figlio primogenito di Giovanni Lorenzo e l'ultimo pittore della famiglia. Nacque probabilmente verso gli Ultimi anni del sec. XVII e morì nel 1776 in età molto avanzata. Solo raramente egli operò come pittore, preferendo perfezionarsi nel restauro dei quadri "dei migliori maestri" (Soprani), professione nella quale fu abilissimo. Divenne inoltre sensibile collezionista di stampe e di quadri antichi. La tradizione gli attribuisce le pitture dei coro di S. Bernardino a Piacenza, datate all'inizio dei sec. XVIII (forse 1701). Probabilmente è di sua mano la pala d'altare raffigurante il Martirio di s. Bartolomeo,nella chiesa delle monache di S. Bartolomeo a Piacenza.
Bibl.: R. Soprani, Le vite de' pittori, scultori e architetti genovesi, Genova 1674, p. 90; R. Soprani-C. G. Ratti, Delle vite de' pittori, scultori ed architetti genovesi, II, Genova 1769, p. 102; C. Carasi, Le pubbliche pitture di Piacenza, Piacenza 1780, p. 80; P. A. Orlandi, Abecedario pittorico…, Firenze 1788, col. 934; L. Scarabelli, Guida di Nacenza, Lodi 1841, p. 118; U. Thieme-F. Becker. Künstler-Lexikon, III, pp.508 s.; Enciclopedia Italiana, VI, p. 759.