Tavernier, Bertrand
Regista e sceneggiatore francese, nato a Lione il 25 aprile 1941. Dopo essere stato, dall'inizio degli anni Sessanta, critico cinematografico per Positif e per i Cahiers du cinéma, ha debuttato dietro la macchina da presa con Le jeu et la chance, episodio del film La chance et l'amour (1964; L'amore e la chance). Dieci anni più tardi ha diretto il suo primo lungometraggio, L'horloger de Saint-Paul (1974; L'orologiaio di Saint-Paul), tratto da un romanzo di G. Simenon, in cui T. è riuscito a rendere efficacemente l'atmosfera della provincia. Il regista ha inaugurato successivamente una personale rilettura della storia, ambientando le sue opere in epoche diverse: il 1719, durante la reggenza del duca d'Orléans (Que la fête commence, 1975; Che la festa cominci...); la fine dell'Ottocento (Le juge et l'assassin, 1976; Il giudice e l'assassino); il 1938, in Senegal (Coup de torchon, 1982; Colpo di spugna); l'estate del 1912, nella sua opera figurativamente più ricca, dagli evidenti richiami alla pittura di Monet e Renoir (Un dimanche à la campagne, 1984; Una domenica in campagna); il 1350 (La passion Béatrice, 1987; Quarto comandamento); la fine della Prima guerra mondiale (Capitaine Conan, 1997; Capitan Conan) e le immediate conseguenze del conflitto (La vie et rien d'autre, 1989; La vita e nient'altro). Ma la fase più felice del cinema di T. è riscontrabile nel momento in cui ha esplorato la propria vena 'intimista' come in La mort en direct (1980; La morte in diretta), Une semaine de vacances (1980; Una settimana in vacanza) e Daddy Nostalgie (1990) in cui evidenzia la violenza che irrompe nella sfera del privato e pone i suoi personaggi nella condizione di recuperare i propri affetti. T. è anche autore di un reportage documentario sulla musica blues (1984; Mississippi blues) e di uno struggente e intenso omaggio al jazz con 'Round Midnight (Autour de minuit) (1986; 'Round Midnight - A mezzanotte circa). Tra i suoi altri film, L. 627 (1992; Legge 627), L'appât (1995; L'esca), due polizieschi che traggono spunto da fatti di cronaca, e Ça commence aujourd'hui (1998; Ricomincia da oggi).
bibliografia
D. Bion, Bertrand Tavernier, cinéaste de l'émotion, Renens-Paris 1984.
Bertrand Tavernier, a cura di P. Mereghetti, Venezia 1986.
S. Arecco, Bertrand Tavernier, Firenze 1992; J.-L. Douin, Bertrand Tavernier, Paris 1997.
E. Zants, Bertrand Tavernier. Fractured narrative and bourgeois values, Lanham (Md.) 1999.