BĒSNAGAR
. Antica città dell'India Centrale, le cui rovine si trovano a NO. di Bhīlsa, nello stato di Gwalior. Di essa ci rimangono sculture che appartengono all'epoca più antica dell'arte indiana, cioè della dinastia Maurya (320-185 a. C.), e più particolarmente del grande propagatore del Buddhismo, Aśōka (272-232 a. C.).
A questo periodo appartiene la statua colossale trovata a Bēsnagar, ora al museo di Calcutta, e che rappresenta una Yakṣi, divinità femminile di rango inferiore: potente realizzazione plastica, è quasi in contrapposto alla contemporanea arte aulica, che con eleganza di linee innalzava le colonne monolitiche degli editti di Aśōka.
Un capitello di una di queste è probabilmente l'altra scultura di Bēsnagar, pure al museo di Calcutta, e che rappresenta, su uno zoccolo quadrato, l'albero della rivelazione di Buddha.
Caduta la dinastia Maurya, Bēsnagar (Vidisa), capitale di Malwa, continuò ad essere città importante, sia nel periodo Śuṇga, sia sotto i Greci eredi di Alessandro (sec. II-I a. C.). Vi furono trovati molti avanti di stupe, contemporanee a quelle celebri di Bhārhut e della vicina Sanchi. Vi sono ancora i resti di un tempio, che iscrizioni dell'epoca dicono dedicato a visnù e che perciò sarebbe uno dei più antichi in India, e una colonna monolitica innalzata nel 140 a. C. da Heliodoros, ambasciatore di Antialkidas di Taxilas, in onore di Vāsudeva (Kṛṣṇa), che prova quanto i Greci si fossero legati alla cultura e alla religione indù.
Anche del periodo Gupta sono state trovate statue, fra cui una bellissima, ora al Museo di Boston, rappresentante la dea del fiume Gange.
Bibl.: A. Coomaraswamy, Geschichte der Indischen und Indonesischen Kunst, Lipsia 1925; O. Fischer, Die Kunst Indiens, Chinas und Japans, Berlino 1928.