BESSIÈRES, Jean Baptiste, duca d'Istria
Maresciallo di Francia, nato a Pressac il 6 agosto 1768. Di modesta famiglia, fece da ragazzo il parrucchiere. Scoppiata la rivoluzione, entrò ventiquattrenne nelle Guardie costituzionali del re, e il 10 agosto 1792 fu tra i difensori del trono. Si arrolò poi nei cacciatori a cavallo e col grado di capitano prese parte alla campagna d'Italia (1795-97). A Rivoli ebbe una promozione sul campo personalmente dal generale Bonaparte, del quale fu poi costantemente a fianco. A Marengo prese parte alla gloriosa carica che decise della vittoria. Salì rapidamente i varî gradi. Nel 1804 fu nominato maresciallo dell'Impero. Ad Austerlitz guidò la massa di squadroni che travolse la Guardia imperiale russa. Dopo la pace di Tilsitt fu in Spagna, dove giunse a sbloccare il re Giuseppe, con la vittoria di Medina. A Wagram comandò la Guardia imperiale. Nella campagna contro gl'Inglesi riuscì a rioccupare Flessinga. Fu ancora in Spagna governatore della Vecchia Castiglia e del León. Ma, poco dopo, rientrò in Francia per riprendere il comando della Guardia imperiale, con la quale fece la campagna di Russia. B. diede a Napoleone, in questa rischiosa impresa, consigli di prudenza, i quali avevano tanto maggior valore in quanto era recisamente da escludere che fossero ispirati da timidezza. Nel 1813 guidò ancora la Guardia imperiale nella campagna di Sassonia. Alla vigilia della battaglia di Lützen, durante una ricognizione del terreno, fu ucciso da una palla di cannone (i maggio 1813). Il miglior riconoscimento della sua fedeltà è l'esclamazione di Napoleone deluso per i numerosi abbandoni: "Bessières non avrebbe fatto così".