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BETANIA

di L. Gra., Do. B. - Enciclopedia Italiana (1930)
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BETANIA

L. Gra.
Do. B.

È il nome antico di un piccolo e povero villaggio situato sui fianchi orientali del monte degli Olivi sulla strada che conduce da Gerusalemme a Gerico (Marco, XI,1-2), e preCisamente a 15 stadî dalla santa città (Giovanni, XI, 18), distanza che gli Atti (I, 12) equiparano a quella che si poteva percorrere in giorno di sabato. La località visitata oggi dai pellegrini è chiamata el-‛Āzariyyeh e corrisponde al Lazarium dei vecchi itinerarî. Si suole infatti identificarla con la patria di Lazzaro, il fratello di Marta e Maria, che Gesù richiamò da morte a vita. Betania fu visitata spesso da Gesù, che nella casa ospitale di Marta soleva prendere alloggio. Pure a Betania egli intervenne al banchetto di Simone il lebbroso, e ivi ebbe luogo la scena narrataci in Giovanni (XII, 1 segg.)

Monumenti. - All'infuori della tomba di Lazzaro, e dei monumenti cristiani ricordati dai pellegrini, non restano di Betania che informi rovine. Il sepolcro è una grotta scavata nella roccia, formata di un vestibolo di 3 m. di lato, da cui si discende per tre scalini nella sala mortuaria, ove in apposito loculo era deposta la salma. Restimonianze del sec. IV (Eteria, Peregr., XXIX; S. Girolamo, Onom., XXIX, 23), dànno esistente sopra la grotta una chiesa, visitata poi fin dal sec.VII dal pellegrino Arculfo (670) che vi trovò annesso un grande monastero. Sotto il regno latino, chiesa e monastero furono ingranditi, restaurati e donati nel 1138 da Folco d'Angiò e dalla regina Melisenda ad una comunità di suore benedettine di sant'Anna, la cui prima abbadessa fu Ivette, sorella di Melisenda. A questo periodo risalgono le pareti e la vòlta originale della tomba di Lazzaro che era stata adibita a cripta della chiesa. Con l'avvento di Saladino (1187) i santuarî di Betania caddero nell'abbandono. Nel sec. XVI la chiesa di S. Lazzaro fu trasformata in moschea di cui fu severamente vietato l'ingresso ai cristiani. Ma i francescani ebbero facoltà di praticare un altro ingresso, quello appunto per il quale si accede ora. La bella torre in rovina che si vede vicina, detta fin dal sec. XIII "castello di Lazzaro", fu costruita da Folco d'Angiò a protezione delle suore dalle incursioni arabe. Tutti gli avanzi di qualche interesse storico-archeologico, di stile romano-palestinese che si osservano nel recinto chiamato "casa di Marta" non sono che resti dell'abbazia costruita da Melisenda.

Bibl.: C. Enlart, Les monuments des croisés dans le royaume de Jérusalem, Parigi 1925.

Betania di Transgiordania. - Un passo di Giovanni (I, 28) nomina una Betania "di là dal Giordano" dove Giovanni il Battista battezzava. La difficoltà d'una identificazione di questa seconda Betania hanno indotto alcuni esegeti ad accogliere un'altra lezione, già diffusa in antichi manoscritti del Nuovo Testamento e accettata da Origene, che al posto di Betania mettono Betabara, essa è localizzata generalmente presso l'attuale Makhāḍat al-ḥaglah.

Non va taciuto per che non mancano studiosi i quali credono d'avere identificato Betania di Transgiordania in Tell Medesh, a 40 minuti dal ponte Allenby sulla riva sinistra del Giordano ed a nord dell'uadi Nimrim. L'ipotesi fondata su assai solidi argomenti, quali la postura all'incrocio delle strade della Perea e della Giudea e la facilità del battesimo per l'abbondanza delle acque ai piedi del Tell, non può contare però sull'appoggio né della tradizione, né della toponomastica.

Vedi anche
Giuda Iscariòta Apostolo e traditore di Gesù, designato dal nome del villaggio sua patria (Qĕriyyōt, nella Giudea meridionale), o dall'ebraico sheqer, "menzogna", o dal latino sicarius, "sicario". In tutte le liste è collocato all'ultimo posto e con la designazione di traditore (Matteo 10, 2-4; Marco 3, 16-19; Luca ... Atti degli Apostoli Il quinto libro del Nuovo Testamento, dopo i Vangeli. Dopo la dedica a Teofilo e il racconto dell’ascensione di Cristo, narra la vita della Chiesa di Gerusalemme (capitoli 1-5), le prime missioni (6-12), la vita della Chiesa di Antiochia e la missione di Barnaba e Paolo (13-14), il Concilio di Gerusalemme ... Orìgene Teologo (n. forse Alessandria tra il 183 e il 185 - m. Tiro 253 o 254). Allievo di Clemente ad Alessandria, si dedicò assai giovane all'insegnamento e il vescovo Demetrio gli affidò la preparazione dei catecumeni. A questo momento risale la sua evirazione (donde la perifrasi operazione di O. per indicare ... ordine dei Templari Ordine religioso-militare creato nel 1119 a Gerusalemme da Ugo di Payns per proteggere coloro che si recavano in pellegrinaggio nella città. I componenti ebbero dapprima il nome di Christi militia e poi, quando s’insediarono nel palazzo reale di Gerusalemme vicino al Tempio di Salomone, militia templi. ...
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  • GIOVANNI IL BATTISTA
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Altri risultati per BETANIA
  • Betania
    Enciclopedia on line
    (gr. Βηϑανία) Centro di Israele, 5 km a E di Gerusalemme, sul Monte degli Ulivi, corrispondente all’attuale el-Āzariyye. Si suole identificarlo con la località citata nel Vangelo come patria di Lazzaro, Marta e Maria, nonché di Simone il lebbroso. Vi è stata ritrovata una basilica (4° sec.) che, distrutta ...
Vocabolario
mariofania
mariofania s. f. Apparizione di Maria, madre di Gesù. ◆ Le ultime «mariofanie» approvate ufficialmente dalla Chiesa sono quelle di Akita (1969) in Giappone, e Finca Betania (1976) in America Latina; mentre per l’Europa bisogna arrivare...
làżżaro¹
lazzaro1 làżżaro1 (o làżżero) s. m., ant. – Lebbroso; è un uso antonomastico del nome di Lazzaro, il mendico coperto di piaghe di cui si parla nella parabola del ricco epulone nel Vangelo di s. Luca (16, 19-31), considerato patrono degli...
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