BETH PELET, Pittore di
Ceramografo greco, attico, della tecnica a figure rosse, di stile protoclassico. Così denominato dalla lèkythos 1930.550, proveniente da Beth (o Bēt) Pelet e conservata nel museo di Oxford. Egli dipinge alàbastra e lèkythoi; il suo stile, piuttosto corrente, non è lontano da quello del Pittore di Aischines. Il Beazley gli ha attribuito tre alàbastra (due a New York, Coll. Gallatin, uno nel museo di Atene, inv. n. 12.235) e quattro lékythoi (Dresda 338; Atene 1347 = CC. 1471; Oxford 1930.550; Londra CS. 1637), databili intorno al 460 a. C. Su questi vasi compaiono figure femminili, talvolta con scettro o con specchio, giovani che inseguono donne, dame con ancelle, donne fuggenti e Nikai.
Bibl.: C. V. A., USA, fasc. I, Hoppin and Gallatin Collections, tav. XXV, 2, 4; tav. XXVI, 5, 6; J. D. Beazley, Red-fig., p. 493.