BETHSAN (Bêthshe'ān, Bêthshān)
Antica città cananea nella Palestina settentrionale, assegnata al momento della ripartizione della Palestina alla tribù di Issachar (Giudici, I, 27), ma occupata invece più tardi da quei della tribù di Manasse; i Cananei vi si mantennero tuttavia a lungo, grazie alla gua posizione fortificata, anche dopo l'occupazione del territorio da parte degli Israeliti (Gios., XVI, 11, 16).
Al momento della morte di Saul e di Gionata la città era caduta in potere dei Filistei; e dalle mura di essa gli abitanti di Jabes Galaad staccarono, per onorarli poi di degna sepoltura, i cadaveri dell'infelice monarca e di suo figlio, che vi erano stati appiccati (I Sam. [Re], XXXI, 10-13) dopo la sfortunata battaglia di Galboe.
Più tardi, quando Salomone per sistemare la riscossione dei tributi divise la Palestina in 12 distretti, Bethsan fu capoluogo di una di quelle circoscrizioni (I (III] Re, IV, 12); ma anche in seguito la città godette, al tempo p. es. dei Maccabei e dei Romani, di una notevole importanza, dovuta particolarmente ai vantaggi della sua posizione topografica e all'essere città di confine della Galilea (Giuseppe Flavio, Bell. Iud., III, 3,1). Durante quello stesso periodo venne anche denominata Scitopoli e fece parte della Decapoli (Matteo, IV, 25), cioè di quella confederazione di città libere abitate quasi esclusivamente da ellenisti e pagani e delle quali la maggior parte erano situate al di là del Giordano.
Nell'attuale Bethsan (Bēsān), stazione della linea ferroviaria da Damasco a Caifa, a 230 km. dalla prima città, sono stati praticati importanti scavi, mettendo in luce gli avanzi delle varie civiltà avvicendatesi in quell'antica città di Palestina.