Pili, Bettino de'
Copista (sec. XIV) di area lombarda. Sottoscritti da lui sono pervenuti tre codici della Commedia.
Il più antico, datato 30 agosto 1351 (" Betinus de Pilis, qui hic scripsit die penultimo augusti millesimo trecentesimo quinquagesimo primo ", f. 103v), attualmente alla biblioteca Nazionale di Parigi (Italien 538), proviene dalla biblioteca del convento di Santa Giustina di Padova; evidentemente mutilo, contiene Inferno e Paradiso col commento del Lana tradotto in latino da Alberico da Rosciate. Nel codice il P. segna il proprio nome ancora tre volte, ff. 7v, 22v (dove la nota suona cuoriosamente: " Ego Betinus de Fotimpilis hic scripsi ") e 41 recto.
L'Ashburnhamiano App. 7 della biblioteca Laurenziana di Firenze, che contiene l'intera Commedia e i capitoli di Pietro e di Bosone da Gubbio, fu esemplato in due mesi e mezzo circa, dagl'inizi dell'ottobre al 14 dicembre 1368 (cfr. f. 80: " Scripta est prima pars Comoediae Dantis Aligerii de Florencia quinto idus octubris anno Domini 1368 "; f. 201r: " Dantis libro toto finito et scripto per Betinum de Pilis 18 Kal. Ianuarii 1368 "; f. 289v: " Scripta ita fuit praesens comoedia venerabilis poetae Dantis de Aligeriis de Florencia anno Domini concurrente millesimo trecentesimo sexagesimo octavo die decimoquarto decembris ".
Tra il 24 dicembre 1369 e il 29 gennaio 1370 Bettino esemplò infine un altro codice, oggi alla biblioteca Classense di Ravenna (codice n. 6), che contiene il testo della Commedia mutilo, per la caduta di due carte, di quasi tutto l'ultimo canto del Paradiso (18 versi soltanto su 145). Una nota al termine della prima cantica porterebbe a credere che il P. avesse esemplato questo codice per sé: " De suo Betinus de Pilis scripsit in usu 9 Kal. ianuarii anni Domini 1369 ".
Bibl. - Batines, Bibliografia 187, 402, 414; L. Auvray, Les manuscrits de D. des Bibliothèques de France, Parigi 1892, 66-71; Petrocchi, Introduzione 78-80, 399-401.