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COMDEN, Betty

di Patrick McGilligan - Enciclopedia del Cinema (2003)
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Comden, Betty (propr. Elizabeth)

Patrick McGilligan

Attrice teatrale e cinematografica, autrice di testi musicali, commediografa e sceneggiatrice statunitense, nata a New York il 3 maggio 1919. La C. e Adolph Green, che insieme hanno lavorato per oltre sessant'anni sia a Hollywood (per un periodo) sia a New York (per gran parte della carriera), hanno scritto i più importanti musical hollywoodiani della fine degli anni Quaranta e degli anni Cinquanta. Inseparabili sul piano professionale (anche se le loro riunioni di lavoro sono sempre state vivacemente combattute), non si possono definire autori di testi musicali a tempo pieno, né commediografi, né sceneggiatori, ma un ibrido originale di tutte e tre le professioni che sfugge a ogni categorizzazione. Hanno infatti scritto il libretto di un musical teatrale (Applause, 1970), a volte solo testi di canzoni (The Will Rogers Follies), a volte l'intera sceneggiatura e le canzoni di un film, come nel caso di It's always fair weather (1955; È sempre bel tempo) diretto da Gene Kelly e Stanley Donen. Dalla metà degli anni Sessanta non hanno più scritto nulla per il cinema, e anche se la loro produzione in questo campo risulta limitata a pochi titoli, il suo valore è rimasto sicuramente insuperato.Appena ottenuta la laurea in scienze alla New York University, la C. decise di dedicarsi all'attività teatrale che aveva già avviato durante gli studi universitari. Insieme a Green iniziò a recitare sketch comici in un gruppo del Greenwich Village, The Revuers, di cui faceva parte Judy Holliday e che si avvaleva a volte dell'accompagnamento musicale di Leonard Bernstein. Il numero presentato dai Revuers, riproposto poi nel film Greenwich Village (1944) di Walter Lang, divenne talmente popolare da essere messo in scena al Radio City Music Hall. Il loro primo successo a Broadway, On the town, con musiche di Bernstein e coreografie di Jerome Robbins, consentì alla C. e a Green di firmare nel 1945 un contratto con la Metro Goldwyn Mayer e quindi di lavorare con l'équipe di Arthur Freed, specializzata in musical creati sulla base dei repertori di canzoni di proprietà della MGM. Dopo aver scritto il brioso Good news (1947) di Charles Walters, nel 1949 la C. e Green elaborarono per lo stesso regista la sceneggiatura di The Barkleys of Broadway (I Barkleys di Broadway), ultimo film che vide insieme Fred Astaire e Ginger Rogers. Nello stesso anno iniziarono a lavorare a stretto contatto con due vecchie conoscenze degli anni newyorkesi, Kelly e Donen, decisi a rinnovare i contenuti del musical, e adattarono per il cinema il loro primo successo teatrale. Il film che ne derivò (On the town, 1949, Un giorno a New York) codiretto da Kelly e Donen, rappresenta il prototipo delle opere cinematografiche firmate dalla coppia Comden-Green, ed è un ritratto allegro ed esuberante della città di New York, vista attraverso gli occhi di tre marinai (Kelly, Frank Sinatra e Jules Munshin) in permesso per ventiquattr'ore. La colonna sonora, realizzata da Bernstein e Roger Edens, include la celebre canzone New York, New York. Con Singin' in the rain (1952; Cantando sotto la pioggia) ancora firmato da Kelly e Donen, la C. e Green, che scrissero il soggetto e la brillante sceneggiatura, perfezionarono il backstage musical, ossia il musical ambientato nel mondo dello spettacolo, in questo caso a Hollywood negli anni di transizione dal muto al sonoro. Interpretato da Kelly, Debbie Reynolds, Donald O'Connor e Jean Hagen e costruito sulla base del repertorio delle canzoni di Freed e Nacio Herb Brown, il film all'epoca fu considerato una delle tante commedie musicali della MGM, e solo in seguito è stato celebrato come il più bel musical mai realizzato. Il mondo dello spettacolo è ancora il tema di un altro capolavoro, The band wagon (1953; Spettacolo di varietà) diretto da Vincente Minnelli, con la colonna sonora di Howard Dietz e Arthur Schwartz, e interpretato da Fred Astaire, nel ruolo di una ex star che tenta il ritorno sulle scene, affiancato da Cyd Charisse. La C. e Green scrissero il soggetto e la sceneggiatura (per i quali ottennero una nomination all'Oscar) e s'ispirarono a loro stessi nel disegnare i personaggi affidati a Nanette Fabray e Oscar Levant, ossia gli amici del protagonista, non a caso autori del musical che si sta preparando e sul cui allestimento è incentrato il film. Il successivo It's always fair weather (per il quale ottennero la seconda nomination) è il più debole dei tre musical scritti dalla coppia e diretti da Kelly e Donen. Ricco comunque di idee brillanti e di splendidi numeri musicali, ha un tono sobrio e malinconico nel narrare la storia di tre ex commilitoni della Seconda guerra mondiale (Kelly, Michael Kidd e Dan Dailey), che si ritrovano dieci anni dopo e constatano con amarezza le proprie debolezze. Quando lo studio system entrò in crisi, la C. e Green lasciarono la MGM e rientrarono a New York. Il loro ritorno al cinema avvenne nel 1958 con l'adattamento del testo teatrale di J. Lawrence per Auntie Mame (La signora mia zia) di Morton DaCosta e della loro commedia musicale Bells are ringing per l'omonimo film (1960; Susanna agenzia squillo) di Minnelli. Infine, per l'ultimo film cui collaborarono, What a way to go (1964; La signora e i suoi mariti) di J. Lee Thompson, da un soggetto di G. Davis, oltre alla sceneggiatura, elaborarono i testi delle canzoni. Nel corso della loro carriera la C. e Green hanno scritto anche sceneggiati televisivi, molte commedie (talvolta originali, più spesso adattamenti, tra cui quello di Singin' in the rain per Broadway) che hanno continuato a essere messe in scena sempre con successo. Pur in età ormai avanzata non hanno rinunciato a fare sporadiche apparizioni nei teatri di cabaret di New York, interpretando le loro canzoni e i loro numeri. Nel 1995 la C. ha pubblicato un libro di memorie, Off stage.

Bibliografia

T. Daniell, P. McGilligan, Betty Comden and Adolph Green: almost improvisation, in Backstory 2: interviews with screen-writers of the 1940s and 1950s, Berkeley 1991, pp. 73-88.

Vedi anche
Frank Sinatra (propr. Francis Albert). - Attore e cantante (Hoboken, New Jersey, 1915 - Los Angeles 1998), d'origine italiana. Dapprima giornalista, si è poi dedicato al canto nelle orchestre di Harry James e Tommy Dorsey; lasciato quest'ultimo nel 1942, ha cantato da solo raggiungendo una grandissima notorietà che ... Simon, Neil Simon ‹sàimën›, Neil. - Drammaturgo e sceneggiatore statunitense (n. New York 1927). Autore di sketches per comici popolari (S. Caesar, J. Gleason, P. Foster) e di testi per la radio e la televisione, ha debuttato in teatro con la commedia Come blow your horn (1961), cui hanno fatto seguito opere di ... Bernstein, Leonard Bernstein ‹bë´ënstain›, Leonard. - Musicista (Lawrence, Mass., 1918 - New York 1990). Ha studiato alla Harvard University, al Curtis Institute di Filadelfia e con S. A. Kusevickij alla Scuola estiva di Berkshire. Compositore, direttore d'orchestra e pianista di grande fama internazionale, è stato direttore ... Donen, Stanley Donen ‹dóunën›, Stanley. - Regista cinematografico statunitense (n. Columbia, Carolina del Sud, 1924). Inizialmente ballerino e coreografo, ha diretto alcuni tra i più noti film musicali dagli anni Quaranta in poi come On the town, il suo esordio (Un giorno a New York, 1949, con le musiche di L. Bernstein) ...
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